Ischia: mare, monti, terme, vigneti e ovviamente cibo. Oggi parliamo di un vero e proprio rituale mattutino per chi è del posto, ma anche per i turisti: il cornetto ischitano DOC.
Un cornetto diverso dagli altri, in quanto non è un croissant alla francese e non è quello “all’italiana” della vicinissima Napoli. E di questo cornetto gli isolani ne sono molto fieri.
È allo storico Bar Calise che furono sfornati i primi prototipi di cornetto ischitano. Il bar è una vera e propria istituzione sin dagli anni 60, famoso per il suo “caffè di Calise” e ovviamente per il suo “cornetto di Calise“.
Il cornetto ischitano tradizionale a detta dei pasticceri dell’isola non è facile da preparare in quanto occorre una buona tecnica per tirare e cuocere l’impasto fatto di pasta brioche e pasta sfoglia l’una sull’altra.
L’ischitano è un cornetto gonfio e la forma classica ricorda il corpo di un’ape. Fragrante e morbido al tempo stesso. Il colore del cornetto è quello del miele di castagno. Un cornetto dorato, un prodotto di pasticceria isolana che ingolosisce tutti e non solo sull’isola.
Alessandro Slama, ischitano e maestro pasticcere, pluripremiato afferma che di speciale questo cornetto ha il profumo. “Arancia e vaniglia aggiunte direttamente nell’impasto. In più, c’è quel sapore inconfondibile che regala l’utilizzo della pasta madre. E quando finalmente lo assaggi ti accorgi della sua consistenza particolarissima. Un po’ sfogliato, un po’ brioche, diverso da tutti gli altri“.
Il ripieno classico è quello alla crema pasticciera e amarene, su questo alcuni non transigono. Meglio ancora se il tutto profumato di limone, preferibilmente ischitano.
Il ripieno viene inserito poco prima della cottura. In forno, quasi si fonde con l’impasto e diventa un tutt’uno.
Ma di certo non potevano mancare altri tipi di ripieno per il cornetto ischitano, tutti molto buoni, ma non tradizionali, i più gettonati sono pistacchio e cioccolato.
Ed ora ci resta solo che assaggiarli!