Il chiostro piccolo di Santa Maria la Nova, dunque, sarebbe il luogo di sepoltura di Dracula. A sostegno di tale ipotesi vi è anche il fatto che lo stesso Stoker, scrittore del romanzo dedicato al conte, visse proprio a Napoli nel 1875, insieme a suo padre.
La storia però riporta la sepoltura di Vlades Tepes III Dracula, decapitato, in un monastero sill’isola di Snagov, vicino Bucarest. Ma la lapide in questione non contiene le spoglie mortali del conte, bensì soltanto ossa animali. Per questo motivo il fatto che Dracula si trovi proprio nella città partenopea appare essere un’idea fondata.
Inoltre, Raffaello Glinni, analizzando dei manoscritti italiani del XV e XVI secolo, giunse ad ipotizzare che Maria Balsa, un’aristocratica trapiantata nel Regno di Napoli, fosse la figlia segreta del Voivoda Vlad Tepes, che giunse in Italia da piccola scappando dalle persecuzioni dei Turchi.
La principessa trovò asilo nel Regno grazie all’intermediazione di Ferdinando I e il suo nome venne cambiato per evitare che il suo lignaggio reale spaventasse i futuri pretendenti. Così i resti del padre morto in battaglia sarebbero stati prelevati da Maria e sepolti in Italia, a Napoli.
Inoltre, diversi simboli presenti sulla tomba ricondurrebbero al Conte Dracula, mentre risulterebbero estranei alla famiglia Ferrillo. Sulla lapide risalta un gigantesco elmo da cavaliere sormontato da una testa di drago e fiancheggiato da due sfingi contrapposte, simboli che rimandano a un cavaliere dell’Ordine del Drago e dunque a Dracula.
Inoltre, vi sono due delfini accoppiati, stemma della regione della Dobruja, zona della Romania attigua alla Valacchia, governata da Vlad Tepes e luogo in cui egli vinse la battaglia contro i Turchi. Tale stemma avrebbe una valenza celebrativa, per ricordare la vittoria del Conte Dracula. Dunque, sembra proprio che il conte vampiro sia stato sepolto a Napoli e non in Romania.