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Coni, la storia dell’ente sportivo italiano

 

Il 10 giugno 1914 nasceva il Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano). L’organizzazione, che è parte del Comitato Olimpico Internazionale, ha lo scopo di curare la promozione e l’organizzazione dello sport italiano attraverso le federazioni nazionali. La sua storia è intrecciata profondamente con la storia politica italiana. Il primo presidente del CONI fu il marchese Carlo Compans de Brichanteau, deputato del Regno, che già era stato a capo dei Comitati temporanei per le Olimpiadi del 1908 e del 1912.

Coni, un organo che ha fatto la storia d’Italia

Il Coni fu molto importante durante il periodo fascista poichè lo sport era un fattore determinante per l’elevazione fisica e morale degli italiani. Infatti il segretario del Partito Nazionale Fascista Achille Starace ricoprì, dal 1933 al 1939, anche la carica di presidente del CONI. Il primo stemma del Coni fu concepito proprio durante il fascismo. Si tratta infatti di cinque cerchi olimpici con il fascio littorio, l’acronimo dell’organizzazione e ovviamente la bandiera italiana. Lo stemma era sormontato dalla corona del regno. Il regime fascista inoltre riconobbe l’organizzazine come ente pubblico con una propria autonomia e una propria personalità giuridica. Con la fine del fascismo, lo stemma venne privato della corona e dei fasci littori.

Breve storia del Coni

Dopo il fascismo il Coni promosse la gestione dei Concorsi a pronostici sugli avvenimenti sportivi (Totocalcio e Totip) attraverso la Sisal. Giulio Onesti divenne presidente ne 1945. Il suo contributo fu uno dei più importanti. Onesti si impegnò personalmente in una campagna di raccolta di documenti e libri sportivi portando la Biblioteca ad avere la più ampia raccolta, in Italia, specializzata nello sport e nell’educazione fisica. Una raccolta composta da ben 35mila volumi. Nel 1978 Onesti lasciò il posto a Franco Carraro, all’epoca presidente della FIGC. Grazie allalegge Melandri” il Coni subì delle ulteriori modifiche di riorganizzazione, che sono ancora quelle attuali.

L’organizzazione oggi

Il comitato riconosce: 45 federazioni sportive, 19 discipline associate, 17 enti di promozione sportiva nazionali, 1 ente di promozione sportiva territoriale, 19 associazioni benemerite. Lo sport per disabili è affidato al Comitato Italiano Paralimpico (CIP), da cui dipendono 20 Federazioni Sportive Paralimpiche. Affiliate al CONI ci sono 95.000 società sportive con 11 milioni di tesserati.

 

Eva Maria Pepe
Eva Maria Pepe
Laureata in Lettere classiche, ama l'arte, la letteratura, i viaggi. Il suo più grande sogno è diventare scrittrice.