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Confisca di beni da 4 milioni di euro nell’Avellinese

Stamane, sin dall’alba, le forze dell’ordine, sotto le direttive di Napoli ed Avellino, sono impegnati nella realizzazione di un piano. Le attività d’indagine svolte mirano alla confisca di una serie di beni dal valore di 4 milioni di euro.

Inoltre, saranno applicate misure coercitive nei confronti di tutti coloro che hanno esercitato tali attività illecite.

I principali destinatari della missione punitiva legislativa saranno i responsabili di tali danni, ossia gli appartenenti al Nuovo Clan Partenio.

Il nuovo clan Paternio

Già macchiatosi di vari crimini, il clan Paternio era stato il protagonista del processo finito sulle pagine di tutti i quotidiani italiani, nel mese di settembre 2020.

Le accuse a carico erano le più svariate: dall’estorsione alla detenzione di armi, il tutto eseguito con aggravante mafiosa.

Da Mercogliano, punto di avvio e centro delle attività criminose del clan, la tribù era riuscita a imporre la sua influenza sull’intero hinterland.

Precedenti arresti e condanne

Già a febbraio 2020, furono arrestati due componenti del clan, i quali erano parte di un’associazione a delinquere, la famigerata tribù Paternio.

A capo del clan, vi era Pasquale Galdieri, che dirigeva i suoi sporchi affari dalla provincia di Avellino.

Il principale reato degli accusati consisteva nell’intestazione fittizia di beni, che in quel momento risultavano in possesso del clan.

Cos’è accaduto oggi

Alle prime luci del mattino, 150 militari, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, hanno partecipato all’operazione Aste Ok.

I 150 militari stanno applicando le misure coercitive nei confronti dei membri del clan, perlopiù professionisti di spicco, soprattutto imprenditori.

Si è quindi proceduto al sequestro di cinque società e di diversi beni. L’intero inventario ammonta a un patrimonio complessivo di 59 fabbricati e 26 terreni, ai quali si aggiunge la confisca di un milione e mezzo di euro: un totale di 4 milioni di euro.

Le cinque società sono invece le seguenti: una struttura di assistenza sociale-residenziale; due società immobiliari; una società di consulenza e un’attività di ristorazione.