Il concorso per 60 Coadiutori Parlamentari bandito in Gazzetta Ufficiale lo scorso 8 ottobre, sta ottenendo un notevole successo tra i candidati in possesso del diploma di scuola superiore interessati ad accaparrarsi un’occupazione che preveda una retribuzione particolarmente interessante.
Le domande dei candidati al concorso potranno essere inoltrate entro l’8 novembre seguendo le istruzioni riportate all’interno del bando di concorso.
Le selezioni del concorso prevedono diverse prove, una preliminare, una tecnica, alcune prove scritte e una prova orale finale.
Per una preparazione efficace mirata al superamento delle prove d’esame è disponibile il volume Edises Concorso 60 Coadiutori parlamentari, volume corredato da un software di simulazione per esercitarsi per le differenti prove, nonché simulazioni d’esame.
Il ruolo del Coadiutore Parlamentare è fondamentale, egli contribuisce ad assicurare un efficiente funzionamento degli Uffici, attraverso la partecipazione, sulla base delle direttive impartite dai Consiglieri, all’organizzazione dell’attività degli Uffici attraverso l’istruttoria delle pratiche di segreteria e di natura amministrativa, la predisposizione di testi ed elaborati elettronici analitici e di sintesi, l’utilizzo di strumenti e tecnologie avanzate, la consultazione ed implementazione delle banche dati, la classificazione e l’archiviazione dei documenti e della corrispondenza, la cura dei rapporti con l’utenza interna e nelle relazioni esterne.
Per quanto riguarda la retribuzione prevista per un Coadiutore della fascia retributiva iniziale F1, ossia quella indicata all’interno del bando, la retribuzione mensile netta è pari 1.726,86 euro, a cui vanno sommati i bonus per attività straordinaria. Ovviamente si tratta di un importo iniziale, ma la progressione giuridica ed economica è legata al merito e all’anzianità di servizio, basata su un sistema di valutazione, i cui parametri sono differenziati in ragione della preposizione o meno ad incarichi di coordinamento di durata annuale, i quali possono essere attribuiti non prima di 6 anni di anzianità lavorativa.