Il concerto di Natale nel teatro Donnafugata a Ragusa sarà in streaming il 25 dicembre 2020 e gli unici “spettatori” ammessi saranno le piante: al posto del pubblico in platea ci saranno duecento piante, di specie differenti. Il concerto sarà chiamato: “Il concerto Note di natura”. Più ossigeno per l’arte, proposto dal quartetto d’archi dell’Accademia Teatro della Scala di Milano è realizzato in partenariato con Confagricoltura Ragusa che fornirà le piante che, al termine del concerto, saranno donate ai reparti ospedalieri dell’Asp di Ragusa per cercare di alleviare, la sofferenza, attraverso la bellezza e la solitudine dei pazienti.
Un concerto di Natale dedicato al regno vegetale. Per prendersi cura dell’ambiente, anche attraverso la musica, e per tornare ad affidarsi ai bioritmi della natura. Il Teatro Donnafugata di Ragusa festeggia il Natale con un appuntamento particolare, pensato per un pubblico speciale: duecento piante, di specie differenti, sistemate in platea. Diverranno speciali spettatori del concerto “Note di natura. Più ossigeno per l’arte” che andrà in scena nel bellissimo teatro ibleo per essere trasmesso in streaming proprio il giorno di Natale, il 25 dicembre alle ore 12 sui canali social (facebook e youtube). Unici spettatori ammessi, in rispetto alla normativa di contenimento della pandemia saranno dei bellissimi esemplari vegetali. Una iniziativa a metà tra la provocazione e la riflessione.
Le piante sono state messe a disposizione dalle aziende florovivaistiche e vitivinicole associate a Confagricoltura Ragusa, co-partner dell’iniziativa assieme alla prestigiosa Accademia Teatro alla Scala di Milano. Sul palco del teatro di Ragusa il quartetto d’archi composto da “Kinga Dobryniewska “al violino, Sofia Goetz al violino, Daniel Ciobanu alla viola e Marco Mauro Moruzzi al violoncello. Il quartetto eseguirà “Crisantemi” e due movimenti dal “Quartetto in Re” di Giacomo Puccini. Il concerto sarà trasmesso in diretta streaming sui canali social del Teatro Donnafugata e dell’Accademia Teatro alla Scala. Al termine tutte le piante saranno infatti donate ai reparti ospedalieri dell’Asp di Ragusa per cercare di alleviare, attraverso la bellezza, la sofferenza e la solitudine.
Né guanti né mascherine dunque, ma soltanto foglie e radici . Prendersi cura dell’ambiente e insieme invitare gli spettatori, privati in questo tempo della possibilità di essere fisicamente un “pubblico” che assiste a teatro, a tornare a mettersi all’ascolto dei ritmi biologici della natura che, assieme ai ritmi della musica, possono fare da stimolo per nuove idee ed esperienze.