Continuano le proteste dei manifestanti contro il governo della Colombia per una riforma necessaria a detta degli economisti.
Il progetto di riforma tributaria
Le manifestazioni, iniziate la scorsa settimana dopo l’annuncio del presidente Ivan Duque di una manovra fiscale che avrebbe portato all’aumento dell’Iva e della base imponibile, andando così a colpire la classe media, sono sfociate in una vera repressione delle forze dell’ordine
La riforma annunciata dal presidente Duque è arrivata come un tuono a ciel sereno durante un periodo di forte crisi dovuta alla Pandemia. In un anno così tragico, in Colombia migliaia di fabbriche hanno chiuso e la crescita dei primi mesi del 2021 si è bloccata con l’arrivo di una terza ondata di contagi più forte di quella dell’anno precedente.
L’inizio delle proteste e la repressione delle forze dell’ordine
I primi a scendere in campo sono stati gli studenti, ai quali piano piano si è aggiunta una buona fetta di popolazione. Di fronte al malcontento della popolazione il presidente Duque è stato costretto a ritirare il progetto e il ministro delle finanze si è dimesso.
– “Dobbiamo aprire un tavolo di dialogo per una nuova riforma basata sul consenso generale.” – Queste le parole del presidente in merito alla questione.
Le azioni della polizia, che ha iniziato a sparare sulla folla, con ronde di agenti delle forze speciali a caccia di notte di giovani manifestanti è stata duramente attaccata e condannata dalle Nazioni Unite, da Ginevra. Anche l’Unione Europea e diversi esponenti politici sudamericani hanno espresso la loro preoccupazione per una situazione grave in un momento storico così terribile. Si contano 20 morti, una novantina di persone scomparse e oltre 800 feriti.
La repressione delle manifestazioni da parte delle forze dell’ordine ha poi causato un’ondata di indignazione generale a livello mondiale.
Il ministro della difesa ha dato la colpa degli incidenti a persone estranee infiltratesi nelle manifestazioni, ma dai vari video che hanno iniziato circolare sui social si evince perfettamente come alcuni agenti abbiano iniziato a picchiare manifestanti disarmati o a sparare in direzione delle barricate.
Uno scenario orribile e disumano di cui la Colombia è stata protagonista e che va ad incrementare la grave crisi provocata dall’emergenza sanitaria.