I cognomi sono circa 350 mila, e contribuiscono ad identificare le diverse famiglie o persone d’Italia. Solitamente, i cognomi sono formati da parti del nome, oppure da soprannomi, da toponimi, o da riferimenti all’appartenenza della famiglia cui essi si riferiscono. L’adozione del cognome, come in gran parte dell’Europa occidentale, si diffuse nuovamente in Italia durante il basso medioevo, anche se alcune testimonianze isolate sono già documentate negli ultimi secoli dell’alto medioevo.
I primi ad avere un cognome stabile, ereditato da padre in figlio, furono i nobili, seguiti dalle classi sociali meno abbienti. In seguito, le disposizioni derivanti dal Concilio di Trento, del 1563, resero obbligatorio per i parroci, registrare i cognomi sul registro parrocchiale, dov’erano raccolti battesimi, cresime, matrimoni e funerali.
Naturalmente, ogni cognome si differenzia in base all’area geografica in cui esso è diffuso. A tal proposito, in base alla diversificazione che caratterizza le varie regioni d’Italia, si possono classificare i cognomi più diffusi in una data località, Ischia ad esempio.
Ischia è un’isola del Golfo di Napoli, particolarmente conosciuta e apprezzata dai turisti provenienti da ogni parte del mondo, soprattutto durante il periodo estivo.
L’isola, conserva il proprio carattere incontaminato, avvalendosi di un fascino senza tempo, di un ricco patrimonio culturale, storico e linguistico, che la caratterizza anche nella classificazione dei cognomi più diffusi. Uno dei cognomi più diffusi sull’isola verde, è Mazzella; esso deriva dal nome Matteo, di origine ebraica e reso popolare dall’evangelista Mattia. Nella storia del cognome si trovano numerosi cardinali e personaggi illustri, in varie zone d’Italia, da Bologna a Roma, fino alla Campania, dove ad Ischia, tale cognome mantiene il primato.
Al secondo posto, tra i cognomi più diffusi ad Ischia, troviamo, “Buono”; dal nome medioevale Buonus originato a sua volta dal nomen latino Bonus. Il cognome in questione è diffuso in particolare modo in Umbria, e in Campania. Buono, è il primo cognome nel comune di Barano d’Ischia.
Al terzo posto, troviamo il cognome Iacono, probabile italianizzazione di Jacono (probabile errore ortografico); gli Iacono erano una nobile famiglia aragonese, tra le più illustri. Si crede che in origine, il cognome fosse Diacono, nato dall’unione di soprannomi indicanti la posizione di diacono occupata dai capostipiti. Per quanto riguarda la questione linguistica, la “J” di Iacono, potrebbe rappresentare in realtà una semiconsonante; in linguistica, le semiconsonanti sono la – i e la – u, quando sono atone e seguite da un’altra vocale. Per questo motivo, il cognome, Iacono, è ancora oggi oggetto di studio da parte di vari linguisti.
Al di là della classifica dei cognomi più diffusi ad Ischia, è opportuno ricordare che, in tal ambito sono stati svolti numerosissimi studi, in riferimento alle diverse adiacenze, invasioni, influssi, e toponimi. La toponomastica è piuttosto antica, quindi risalire all’origine e soprattutto a quei cognomi che rappresentavano un tempo l’isola d’Ischia, non è semplice. Il patrimonio antroponimico comprendente i soprannomi e i cognomi, rinvia all’epoca post-latina, e quindi, in una varietà di cognomi, risalire a quelli più diffusi, è complicato.
Al quarto posto nella classifica dei cognomi ischitani, troviamo, Ferrandino. Tale cognome è molto diffuso in particolare modo ad Ischia, Barano d’Ischia e Casamicciola Terme, ma anche nel napoletano si registrano diverse tracce. L’origine di questo cognome va ricercata nel nome medievale Ferrando (variante del più comune Ferrante), che, per tramite del francese Ferrant o dello spagnolo Ferrando, nasce da una contrazione dell’originale Fernando.
Come è possibile notare nella breve classifica dei cognomi ischitani più diffusi, l’ampiezza dei documenti sia per le indagini specifiche sull’antroponimia, sia le diversificazioni e la grandezza culturale dell’isola d’Ischia, ha permesso di redigere una breve, “lista”, dando nota di quali siano le origini dei cognomi più diffusi.