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Clubhouse: il nuovo social network esclusivo arriva in Italia

Come funziona Clubhouse? Di cosa si tratta? Arrivato anche in Italia, questo social network è il modo perfetto per discutere, nel proprio tempo libero, di ogni genere di argomento a distanza. Non è affatto un caso, infatti, che il nuovo social stia riscuotendo tanto successo nel corso di una pandemia mondiale. 

Non ci sono né foto né video: tutto avviene in stanze sonore per tutelare la privacy dei partecipanti. Nessuna immagine viene registrata, solo tracce sonore a disposizione degli utenti. Il nuovo social può essere paragonato ad una piattaforma di podcast a cui si prende parte soltanto tramite invito di amici o conoscenti.

Si accede tramite registrazione del proprio numero di cellulare e, per aderire, bisogna avere almeno diciott’anni. Inoltre, non esiste ancora un’app compatibile con Android, il che renderebbe Clubhouse un social ancora più esclusivo. Per il momento un’applicazione per Android dovrebbe essere in lavorazione ma non esiste alcuna data di lancio.

Clubhouse: discutere a distanza nel proprio tempo libero

Una volta entrati in Clubhouse su invito si ha la possibilità di esplorare varie stanze di discussione. La sezione è personalizzata per ogni utente a seconda dei suoi interessi e delle persone che segue. Essendo, appunto, ancora su invito, per sbloccare il proprio accesso è necessario avere almeno un amico o un conoscente all’interno dell’app.

Una volta entrati in una stanza sonora si assiste alla discussione col microfono disattivato. Poi, cliccando l’icona “alzare la mano” si può prendere parte attiva alla discussione. Secondo i numeri dell’azienda, Clubhouse, per il momento, però, resta un’app per pochi.

La strategia di marketing dei fondatori, Paul Davison e Rohan Seth, è chiara: gli inviti, inizialmente, sono stati distribuiti con parsimonia. Hanno cominciato da celebrità statunitensi come Oprah Winfrey, Drake e miliardari come Marc Andreesen. L’idea è di dare l’impressione agli utenti di far parte di un circolo elitario. 

Una strategia che ha avuto successo se si pensa al fatto che a maggio 2020, con soli 1500 utenti attivi, Clubhouse era già valutato 100 milioni di dollari. 

Il nuovo social entra nel tempo libero degli italiani: resta un social di nicchia

All’inizio di gennaio Clubhouse è giunto anche in Italia. La modalità di accesso su invito ha fatto di Clubhouse un social ancora per pochi, per lo più influencer, guru del marketing, comunicatori e celebrità.

In realtà, ad oggi, le cose sembrerebbero leggermente cambiate: è molto meno complesso riuscire ad introdursi in Clubhouse. È possibile, infatti, inserirsi in una lista d’attesa. Da lì, se un conoscente vede il nome in lista, ha la possibilità di garantire direttamente l’accesso.

Gli sviluppatori, con chiari intenti di marketing, hanno deciso di snobbare Facebook e Android per dare al tutto un’aura di esclusività. La trovata, per il momento, sembrerebbe averli ricompensati ma è difficile valutare fino a quanto potranno resistere alle leggi di mercato.

Sicuramente, date le restrizioni che tutto il mondo vive dal 2019, Clubhouse si afferma come un’idea vincente per il tempo libero: dà la possibilità di discutere a distanza di ogni genere di argomento in uno spazio in cui la privacy è ben tutelata. Chissà che nel prossimo futuro non abbracci una dimensione nazional-popolare e diventi parte della nuova socialità in tempo di pandemia.

 

 

 

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.