La Terra è certamente soggetta al surriscaldamento, e programmi di prevenzione da oltre un ventennio cercando di mettere in allerta sui rischi dell’ innalzamento delle temperature sulla nostra biodiversità, come sulla stessa salute per l’uomo e le altre specie che regnano il nostro Pianeta.
È stato reso noto dal programma satellitare di osservazione del clima della Terra dell’Unione Europea, Copernicus, il quale ha registrato un innalzamento della temperatura terrestre di 0,4°C nel 2018 rispetto al periodo 1981-2010 .
Lo stesso Cnr ha definito il 2018 il più rovente degli ultimi due secoli per la storia del nostro paese, segnalando inoltre come per l’Italia le condizioni siano degenerative maggiormente rispetto al trend climatico degli altri paesi.
Il Cnr, inoltre segnala che rispetto al 2015, ultimo anno bollente per l’Italia, si è registrato lo scorso anno un innalzamento dell’ 1,44° C.
Secondo Copernicus gli ultimi 4 anni sono stati i più roventi per il pianeta, soprattutto per il continente europeo.
Al primo posto degli anni più roventi vi è , invece il 2016, seguito dal 2015, al secondo posto, mentre chiude il podio il 2017, ponendo il 2018 al quarto posto.
Nell’ultimo lustro di tempo, si è realizzato in Europa un innalzamento della temperatura pari ad 1,1°C rispetto ai livelli pre-industriali .
Un ulteriore dato pericoloso emerge dalle stime satellitari atte alle ricognizioni per il rilevamento della concentrazione CO2 nell’atmosfera, segnalando per il 2018 un’ulteriore impennata del 2,5 parti per un milione nell’arco di un anno.