È il dinosauro più piccolo del mondo, è stato ritrovato in provincia di Benevento, in Campania, e l’hanno soprannominato Ciro.
Precisamente a Pietraroja, in provincia di Benevento e al confine con il Molise, Giovanni tedesco, un veronese appassionato di resti fossili, nel 1980 scoprì i resti di uno dei dinosauri più piccoli della storia: i resti identificati appartenevano ad un dinosauro di 50 centimetri.
“ Un giorno arrivammo nel paesetto di Pietraroja, c’erano delle ruspe e altri grossi macchinari che scavavano e spostavano materiale per la realizzazione della circonvallazione del paese. Stavano frantumando gli strati laterali della cava per farne fondo stradale e guardando tutti quei pezzi di roccia, con grande sorpresa e poi con terrore mi accorsi che c’erano tracce di pesci fossili: stavano usando strati fossiliferi per fare il fondo stradale.
Dissi subito a mia moglie di cercare sulla strada assieme ai bambini prima che il tutto venisse schiacciato e pressato dal rullo compressore. Ad un certo punto mi trovai fra le mani una lastrina dove da un lato si vedeva in sezione un segno scuro di 2-3 millimetri di spessore, il cuore incominciò a battere più forte, dovevo cercare subito gli altri pezzi che mancavano” – raccontava Todesco nella sua biografia, morto alle veneranda età di 72 anni nel 2019.
I resti del piccolo dinosauro si erano conservati in modo eccellente, ad oggi è uno dei fossili più importanti nella storia della paleontologia, riconosciuto a livello internazionale.
Fu subito evidente che fosse una specie unica nel suo genere, apparteneva alla categoria chiamata Scipionyx Samniticus, che letteralmente significa “ l’artiglio di Scipione che viene dal Sannio”, caratterizzato dalle piccole zampette da velociraptor.
Il piccolo dinosauro doveva essere nato da poco, il suo peso date le ossa ritrovate doveva essere di una ventina di chili massimo, l’autopsia fatta in seguito rivelò che aveva ancora il ventre gonfio ( a causa di una piccola riserva nutritiva del tuorlo da cui era nato); probabilmente era piumato, a sangue caldo, e si nutriva di carne e pesce.
Grazie alle nuove tecnologie si potè ricostruire varie informazioni: il piccolo dinosauro visse solo pochi minuti, il tempo di mangiare qualcosa fornitogli dalle madre, che improvvisamente un evento inaspettato, forse un uragano, lo travolse negandogli la vita. Il suo piccolo corpicino deve esser stato trascinato in acqua e li conservato sino ai giorni nostri.
Il tempo passato dalla sua morte al ritrovamento non è poco, il fossile di Ciro il dinosauro ha 110 milioni di anni. La cosa straordinaria è che pur essendo così antico, il fossile di Ciro ha conservato bene una gran quantità di tessuti molli: legamenti tra le vertebre, cartilagini articolari, connettivi del collo, parte dell’esofago, della trachea, tracce del fegato, tutto l’intestino, vasi sanguigni, fasci muscolari composte da cellule ancora perfettamente conservate.
Il suo ritrovamento ha reso Pietraroja un sito archeologico famoso in tutto il mondo, tutt’oggi accorrono turisti appassionati per conoscere il piccolo Ciro.