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Hamsik e il grande no.

L’aereo prenotato, così come le lezioni di cinese a circa trenta euro l’ora, il saluto commovente ai compagni di squadra in un noto locale di Bagnoli a base di ricordi e sorrisi, il futuro a mandorla programmato fin nei minimi dettagli. Insomma era già tutto deciso, mancava solo un piccolo dettaglio, piccolo si fa per dire, perché Aurelio de Laurentiis non spreca una sillaba senza una ragione o un buon motivo e l’espressione “pagare moneta, vedere cammello” così cara al suo collega Claudio Lotito, suonava come una nota stonata nel concerto generale e si è trasformata in una certezza profetica.”Il calcio Napoli ha deciso di soprassedere alla cessione di Hamsik ai cinesi (senza nemmeno pronunciare il nome del club, il Dalian ndr) poichè le modalità di pagamento della cifra pattuita non collimano con gli accordi precedentemente raggiunti“: con questo freddo comunicato la società azzurra ha fatto capire agli interlocutori asiatici che essendo cinesi non possono fare gli americani e se proprio c’è uno che lo può fare (come diceva Carosone), questo è il presidentissimo partenopeo, che in America ci va un mese si e l’altro pure. Proprio così, il colpo di scena è stato servito inaspettato e smarcante per la gioia delle cronache sportive che potranno esaminare le possibile conseguenze  del mancato trasferimento del buon Marekiaro, che dopo aver annusato un ingaggio di ventisette milioni di euro in tre anni, dovrà a tutti i costi riprogrammare il suo futuro, almeno fino al prossimo mese di giugno. Tutto finito? Sembrerebbe di si, anche se non ci sarà da mettere la mano sul fuoco, perché a detta del comunicato è principalmente una questione di danaro che si sa, possono rimettere sui giusti binari anche i vagoni più sgangherati, come sgangherata, a dire il vero, sembra la trattativa portata avanti dai ricchi signori del sol levante, che a questa punto rischiano di perdere di credibilità. Si ha l’impressione, pertanto, che questa non sarà l’unica sorpresa nella storia di questo passaggio dello slovacco al Dalian, che tanto scalpore ha prodotto in città, ed in attesa che il campionato dia sussulti (francamente improbabili) noi proviamo a seguire questa vicenda con curiosità e divertimento sperando che tutto quanto non si ripercuota negativamente sulla stagione del Napoli  che archiviata positivamente (o quasi) la qualificazione alla prossima Champions deve puntare tutte le proprie “fiches” su l’Europa League, l’unico trofeo obiettivamente perseguibile.