In Cina, nelle ultime ore, migliaia di migranti africani tra kenyani, ghanesi, nigeriani, sudanesi hanno iniziato una protesta tramite social sulle condizioni che si stanno venendo a creare.
Maltrattati e cacciati dalle loro abitazioni hanno iniziato a postare sui social dei video che raccontano quelli che sono atti di discriminazione e razzismo.
Nei video, molti raccontano di star dormendo per strada poiché non hanno luogo in cui alloggiare, vivendo in strada, sotto i ponti ed elemosinando del cibo.
I filmati sono diventati virali sui social e gli ambasciatori cinesi si sono ritrovati alle prese con i governi africani per cercare di spiegare la situazione venutasi a creare.
Gli episodi di discriminazione creatisi sono hanno un picco maggiore nella città di Guangzhou, denominata anche ‘Piccola Africa’, uno tra i più importanti snodi commerciali.
Le denunce virali arrivate dai migranti hanno portato a un trambusto diplomatico andando a coinvolgere l’Unione africana, vari governi africani e persino gli Stati Uniti che sono intervenuti contro Pechino.
In uno dei video si sente un gruppo di africani inseguiti dai poliziotti: “Ci inseguono, ci cacciano da casa. E non ci danno neanche una stanza in albergo.“
Oggi, Pechino, si è ufficialmente espressa sulla situazione e il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian ha dichiarato: “Non vi è stata alcuna discriminazione nei confronti dei ‘fratelli africani’ nel Paese.”