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Cibi ultraprocessati: creano dipendenza esattamente come il fumo

I cibi ultraprocessati sono tra quei cibi di cui non fareste mai a meno, eppure bisogna prestare attenzione perché creano dipendenza esattamente come il fumo.

Secondo recenti studi alimenti come patatine, biscotti industriali, bibite e merendine sono estremamente dannosi per la salute, soprattutto per i più piccoli, che sono i principali consumatori.

Questi cibi, infatti, sono in grado di creare dipendenza. Il meccanismo è molto simile a quello del tabacco, dell’alcool o della cocaina.

Li consumiamo in modo compulsivo, veloce, e ne vogliamo ancora perché creano dopamina. Mangiare questi cibi crea piacere e ne vogliamo ancora.

I dati sulla dipendenza da cibi ultraprocessati

Sulla rivista medica British Medical Journal è stata pubblicata un analisi che riguarda proprio il consumo di questi alimenti. Da questa si evince che il 14% degli adulti e il 12% dei bambini hanno una dipendenza dal cibo ultraprocessato.

A un certo punto semplicemente non si riesce a smettere“, spiega Lucia Caffino, professoressa di Neurospicofarmacologia della Statale di Milano. “Il problema è che sono estremamente dannosi per la salute, possono creare problemi cardiovascolari, obesità, e se assunti da bambini e adolescenti potrebbero compromettere lo sviluppo causando anche problemi più avanti, nell’età adulta“.

L’assunzione costante può essere la causa di morte prematura.

Come si manifesta la dipendenza?

La dipendenza si manifesta con la ricerca compulsiva di quel cibo. Quindi la persona dipendente non è più in grado di controllare l’assunzione. Il corpo ha bisogno di quell’alimento e non si è più in grado di fermarsi.

A questo si aggiunge il rischio obesità, di eventi cardiovascolari, formazione di placche arteriosclerotiche, danno picchi glicemici rapidi a livello sanguigno e con il passare del tempo numerosi per la salute.

Cibi ultraprocessati e la crescita dei bambini

Questi alimenti sono in grado di modificare la traiettoria di maturazione del cervello e degli organi alterando la crescita. Il cervello dei bambini è in fase di costruzione, quindi l’assunzione di sostanze nocive può portare ad avere problemi nell’età adulta, come malattie neurodegenerative.