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Chiesa di San Vitale, il Presepe di Fuorigrotta

“Te piace ‘o Presepe?” Nella Chiesa di San Vitale Martire, nel cuore del quartiere Fuorigrotta, è stato da pochi giorni inaugurato un grandioso Presepe, voluto dall’attuale parroco Don Fabio De Luca per i cittadini del quartiere, ma anche per tutti i turisti.

Il Presepe è visitabile tutti i giorni con ingresso gratuito e lascia davvero senza parole per la sua straordinaria bellezza.

La Chiesa di San Vitale Martire 

Sin dal tempo dell’Impero Romano, è documentata nel 985 l’esistenza di una chiesa o di un oratorio dedicato a San Vitale martire.

Il suo culto arrivò a Napoli quando la città e il suo territorio furono un ducato bizantino dipendente da Ravenna.

Nella monumentale pubblicazione del Saint Non di fine Settecento, è riportata una bella e grande veduta della chiesa.

L’edificio, al bivio tra l’attuale via Giacomo Leopardi e la via che porta a Pozzuoli, è preceduto da un ampio sagrato con una grande scala d’accesso e la presenza al lato destro di una ricca struttura incompiuta.

Si presume siano i resti di un ampliamento della chiesa, con quattro lesene ioniche, intervallate da nicchie rettangolari.

Due piccoli campanili, insieme ad una cupola, sovrastano il corpo cinquecentesco della chiesa che è visibile in un’altra incisione realizzata da Guglielmo Morghen prima della pubblicazione del Saint Non perché priva della scalinata.

Il sacro edificio appare con il profilo superiore della facciata arcuato e con intorno un gruppo di case presso al bivio.

Alla sinistra, sul quadrivio successivo verso Pozzuoli, si scorge l’Osteria dei ‘Pilastri’.

Il Presepe della Chiesa di San Vitale Martire a Fuorigrotta

Il Presepe della Chiesa di San Vitale Martire a Fuorigrotta è di enormi dimensioni. Le delicate tinte pastello del fondale rimandano ad un’atmosfera di sogno.

Del resto, come è  noto, il Presepe è frutto del sogno di un pastore chiamato Benino.

Tra tutti i pastori che vanno ad adorare Cristo, Benino se ne sta in alto sul presepe, quindi in un luogo molto lontano dalla Grotta, ed è impegnato in un sonno profondo.

Benino è il sognatore del presepe. Si può quasi dire che il suo lungo percorso in discesa verso Gesù sia a metà tra realtà e sogno.

Nel presepe della Chiesa di San Vitale Martire a Fuorigrotta, egli è se ne sta in disparte a sinistra della Grotta, dove accanto alla Sacra Famiglia si trovano: il bue e l’asino, i Re Magi e in alto una schiera di angeli festanti che annunciano la Nascita del Bambino Gesù.

Scendendo verso destra troviamo poi i pastori intenti nelle loro azioni.

Oltre che il ‘verdummaro’, sul presepe si incontrano vari tipi di bottegai. C’è l’arrotino, il salumiere, il macellaio, il panettiere, il fabbro, e tanti altri.

Troviamo inoltre molti panni stesi, messi probabilmente a lavare dalla lavandaia, sono quelli del parto di Gesù. Panni candidi come la neve, perché simbolo di purezza divina.

Diversi sono i simboli che richiamano al quartiere Fuorigrotta. Sul fondale appaiono la cupola dell’antica Chiesa di San Vitale, il mosaico delle Terme romane di via Terracina, l’antica stele di Piazza Pilastri a Fuorigrotta e la Crypta Neapolitana.

 

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.