Pasc, la sindrome che rappresenta la nuova lotta al Covid-19. Ecco di che cosa si tratta e come fare a riconoscerla.
Che cos’è la sindrome Pasc: la nuova frontiera della lotta al Covid
Gli scienziati, ed in particolare i medici, la chiamano sindrome post-Covid-19 anche conosciuta come Long Covid. Si tratta di un insieme di sintomi che abbatte la qualità della vita dei pazienti e che starebbe, in un certo qual modo, rappresentando il nuovo fronte di lotta alla pandemia.
Infatti, sebbene nella stragrande maggioranza dei casi non sia letale, esistono diversi casi in cui il Long Covid ha portato conseguenze a lungo termine. La Covid-19, ossia la malattia provocata dal Coronavirus Sars-Cov-2, passa molto spesso inosservata e senza sintomatologia particolare. Eppure il Long Covid può portare sintomi come affaticamento, difficoltà respiratorie, dolori articolari, mal di testa, disturbi cognitivi, congiuntivite ed altri sintomi che al momento del contagio non insorgono.
Esiste però la possibilità che si possa sviluppare un coinvolgimento dell’apparato cardiovascolare. Ebbene questa scoperta avrebbe dato vita ad una sindrome vera e propria che gli scienziati hanno riconosciuto come Pasc (Post-Acute Sequalae of Sars-Cov-2 infection). In sostanza questa proposta di nuova denominazione sarebbe arrivata dall’American College of Cardiology, un’associazione senza scopo di lucro molto famosa oltreoceano.
Nel documento pubblicato dall’associazione si descrive lo studio relativo alle anomalie elettrocardiografiche riscontrate. Trombosi, miocarditi, aritmie cardiache sarebbero accompagnate da dolore toracico, fatica, fiato corto e palpitazioni. Insomma un vero e proprio quadro clinico che la Pasc si porterebbe dietro e che consisterebbe in un carico certo non molto felice. Sicuramente si sentirà molto parlare di Pasc associata al Long Covid.