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Castellammare: due inferimieri “vittime” dell’ignoranza

Castellammare: Il Signor Alfredo Botta e sua moglie, Mena Gargiulo, sposati da tantissimi anni, e sono due infermieri che risiedono a Castellammare di Stabia, dove però sembra essersi scatenata una vera e propria “caccia all’untore”.

Castellammare di Stabia: la vicenda di due infermieri, marito e moglie

Il Signor Botta, giorni fa ha ritrovato nella cassetta della posta del condominio dove risiede con la moglie e le figlie, un bigliettino anonimo, sul quale era scritto “Ci farete infettare tutti. Continuate a portare il virus dai vostri ospedali”. Un messaggio brutto e soprattutto indecente, scritto probabilmente di getto, in un periodo particolarmente complicato, come questo che l’Italia sta vivendo.

I due coniugi sono entrambi operatori sanitari e lavorano rispettivamente all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento e al San Leonardo di Castellammare

Dopo l’incredulità iniziale e un pò di sgomento, Mena e Alfredo hanno preferito rispondere all’autore del vile messaggio, anche loro con una lettera: “Vogliamo ringraziare chi ha avuto questo pensiero per noi. Noi negli ospedali ci andiamo per lavorare e questo ci fa onore, consapevoli del fatto di poter portare il virus all’interno delle nostre case. Purtroppo è il rischio del nostro lavoro: non ci siamo mai tirati indietro e nemmeno lo faremo dopo questa calorosa dimostrazione di affetto e di ammirazione”.

Un bigliettino anonimo, dubbi sul possibile mittente

Sul possibile mittente del bigliettino, vi sono molte perplessità, mentre quasi tutti i condomini e dirimpettai di Mena e Alfredo, esprimono solidarietà ai due infermieri, soprattutto per l’immenso lavoro svolto in questa emergenza sanitaria.

Sulla grave vicenda si è espresso anche il Sindaco di Castellammare: “Un’accusa indecente, schifosa, senza ritegno;  nei confronti di chi si batte ogni giorno, in prima linea, mettendo a rischio anche la propria vita per salvare le vite altrui. Non smetterò mai di ringraziare tutti gli operatori sanitari che, come Alfredo, continuano a metterci l’anima, profondendo ogni sforzo per prestare assistenza e cure a chi sta male. Siete i nostri eroi. Sono orgoglioso di voi”. Queste le parole del Primo cittadino Gaetano Cimmino.

Ricordiamo che non è il primo caso del genere registratosi in Italia; settimane fa, un bigliettino simile era stato rivolto ad una dottoressa di Pisa; anche in questo caso un messaggio di inciviltà e ignoranza.

 Nel contempo, mentre la notizia si è rapidamente diffusa sul web, i due infermieri di Castellammare ringraziano tutti per la vicinanza espressa, ribadendo: “Siamo persone che lavorano, non siamo degli eroi, mettiamo il cuore in ciò che facciamo”.