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Castagne, il simbolo goloso dell’autunno

Le castagne, sono il simbolo goloso dell’autunno, con innumerevoli benefici ad esse collegati, rappresentano un vero e proprio simulacro della tradizione antica, fino ai giorni nostri. Un tempo, le massaie erano solite utilizzare le castagne come fossero pane per sfamare i membri della famiglia, in un’epoca nella quale il cibo scarseggiava; proprio la  necessità di sopravvivenza  condusse col passare degli anni, alla nascita di una vastità culinaria che l’antica tradizione ancora oggi tramanda con svariati modi per cucinarle e gustarle. 

Le castagne, possono esser assaporate, in diversi modi,  bollite, arrostite, o macinate per la produzione di “farine” da impiegare come alternative economica alla farina di cereali nella preparazione della polenta, ma anche di puree, focacce, e castagnacci. Sono tantissime le modalità di cottura e preparazione del simbolo dell’autunno. 

Una gustosa e facile ricetta, le vede protagoniste, abbinate al rum e al miele; una preparazione piuttosto veloce, che permette di conservarle a lungo, in modo sicuro e saporito al tempo stesso.

La preparazione, come già detto, è semplice; è sufficiente immergere le castagne in acqua bollente, dopo averle accuratamente lavate e incise. Trascorsi dieci minuti, si potranno scolare, e si procederà alla rimozione della pellicina interna. A questo punto, si dovrà realizzare un composto con acqua e zucchero (è preferibile lo zucchero di canna) ai quali occorre unire il miele; il risultato sarà un vero e proprio sciroppo, nel quale, a fuoco spento, si aggiungerà il rum. Svolti questi facili passaggi, basterà immettere le castagne in vasetti precedentemente sterilizzati (con acqua bollente) e ricoprirle con lo sciroppo al rum. Chiudere ermeticamente i vasetti e lasciarli capovolti, ancora bollenti, per circa 24 ore. 

Una ricetta gustosa, che potrà assaporare anche chi segue una dieta, essendo le castagne bollite, poco caloriche. Infatti, le castagne, se bollite, hanno un apporto energetico nettamente più basso rispetto alle caldarroste. Inoltre l’alto contenuto di cellulosa della castagna ne fa una preziosa alleata della regolarità intestinale.  Son perfette per i celiaci, per esempio, poiché non contengono glutine.

Un frutto estremamente versatile, che nel corso degli anni ha caratterizzato, influendo positivamente, la storia dei popoli. L’importanza che le castagne hanno da sempre rivestito nella coltivazione del castagno è testimoniata da molteplici documenti che ne segnano il processo di evoluzione nel tempo e fanno capire come essa condizionò fortemente la cultura e la politica dei luoghi.

Ricordiamo che la ricetta riportata in questo articolo, è semplicemente una variante simpatica ed estremamente facile da preparare, per chiunque voglia assaporare la bontà delle castagne, tutto l’anno. Naturalmente, essendo tantissime le varietà dei castagni e di conseguenza anche delle castagne, altrettanto numerose sono le ricette e le preparazioni che le vedono protagoniste.

Sicuramente uno dei dolci più famosi e conosciuti è il “castagnaccio”, ma tra le preparazioni, da menzionare vi sono anche il dolce “monte bianco”, oppure tra le ricette salate, le zuppe, o ancora, castagne farcite con cipolla e funghi.

Una serie di leccornie che ne esaltano ancor di più il sapore, in una stagione, l’autunno, definito il “Terzo tempo nella sinfonia delle stagioni”, che porta alla mente i colori caldi della vegetazione, le foglie delicate che prendono il volo ricoprendo i sentieri.