Episodio particolare in Russia. Due donne di origine sovietica, dopo un viaggio nella regione cinese di Hainan, erano state collocate in isolamento per una possibile trasmissione del Coronavirus.
Ma sono fuggite dai rispettivi ospedali di Samara e San Pietroburgo per le pessime condizioni delle strutture, per l’inattività dei medici e per il timore di essere contagiate. Una delle due donne è scappata dalla finestra, ha manipolato una serratura elettronica. Inoltre, è importante aggiungere, che i due individui hanno richiamato l’attenzione della stampa a causa della pubblicazione di alcune storie su Instagram.
Con il nickname GuzelNeder, la prima donna ha spiegato il motivo per il quale si era recata presso l’ospedale di Samara, città sulla riva del Volga; infatti, al rientro da un viaggio di famiglia in Cina, il figlio ha avuto tosse e febbre. Così una volta giunti alla clinica, i due sono stati sottoposti ad alcuni test e successivamente messi in quarantena, in attesa dei risultati. Il tempo scorreva velocemente e l’esito non arrivava mai.
La stessa donna ha sollecitato per avere informazioni, ma avrebbe riscontrato soltanto l’opposizione da parte dei medici. Cresceva la preoccupazione non solo per la situazione, ma anche l’atteggiamento poco consono da parte del personale medico. Quest’ultimo avrebbe gettato gli indumenti protettivi sul pavimento e si è privato perfino dell’utilizzo delle maschere nell’area di isolamento.
Secondo il dottore, interrogato dal marito della donna, madre e figlio dovevano necessariamente sostare in ospedale per 14 giorni, anche con il risultato del test negativo. Il timore ha perseguitato la donna fino all’atto di fuga dall’ospedale.
La seconda fuggitiva, Alla Ilyna, ha spiegato, attraverso un post su Instagram, che ha presentato un attacco di mal di gola per diversi giorni dopo il ritorno dal viaggio. Sono stati avvertiti i servizi di emergenza e hanno portato la donna in ospedale, dove i medici le hanno sottoposto alcuni test promettendole di rilasciarla entro 24 ore.
I test hanno comunicato esito negativo, ma era comunque necessario che rimanesse in quarantena per due settimane. Inoltre, secondo le dichiarazioni di Alla, la stanza di cui usufruiva era veramente terribile: niente shampoo e niente Wi-Fi, nessun libro e un cestino della spazzatura non svuotato da un bel po’.
Dopo aver scoperto come manomettere la serratura elettronica della stanza dell’ospedale, la donna è riuscita a scappare scatenando la nascita di una probabile indagine penale.