Caso Botteri: cascate d’acqua sull’incendio che ha infiammato il mondo della televisione, i talk show ed i social. Da Striscia la Notizia un messaggio di “pace” alla corrispondente.
Caso Botteri, Striscia la Notizia spegne l’incendio
Forse, parlando tra persone che apprezzano la satira e l’ironia, non sarebbe stato nemmeno necessario. Eppure ieri sera su Canale 5, durante il consueto appuntamento con Striscia la Notizia, sono partite secchiate d’acqua sull’incendio divampato lo scorso 28 aprile. Il programma condotto quest’anno da Michelle Hunziker e Gerry Scotti, come sappiamo, aveva irriso Giovanna Botteri, storica corrispondente Rai dagli Stati Uniti, a causa del look trasandato. Tutto ciò ha scatenato un’infinita polemica, con i giornalisti di tutta Italia uniti in pesanti critiche contro il programma Mediaset e contro i conduttori.
Ebbene una settimana di polemiche che forse si placherà. L’Ansa riporta il messaggio comunicato attraverso i social da Striscia la Notizia nella mattinata di ieri: “Manderemo in onda un video messaggio inviato da Giovanna Botteri che chiude definitivamente le assurde polemiche seguite alla messa in onda del servizio del 28 aprile scorso”.
La giornalista si era però già affrettata a chiarire, rivolgendosi alla Hunziker: “Cara Michelle, io non sono sui social, né su Facebook, né su Instagram, poi qui in Cina è molto difficile collegarsi, così c’è voluto del tempo prima che vedessi il tuo video e ti rispondo solo adesso: per fortuna non dobbiamo fare la pace, perché non abbiamo mai fatto baruffa, non abbiamo mai litigato, neanche con Striscia la notizia e Gerry Scotti”.
La satira in tv: “Giovannona” non è nuova all’ironia comica in tv
Sarà, forse, stata una novità per la Botteri ritrovarsi in questa enorme centrifuga di notizie. Certo che la Botteri, ed anche altri giornalisti Rai a dire il vero, non sono certo nuovi alla satira. La “Giovannona” era infatti “ospite fissa” anche delle parodie di Crozza che fino ad un anno fa la includeva nei “Radical Chic di sinistra”. Certo esilarante, perché Maurizio Crozza con il suo genio riesce a rendere comica qualsiasi cosa e forse anche di buon gusto rispetto a Striscia. D’altronde né la Botteri né gli altri si erano mai offesi, e continuano a non offendersi adesso.
Sembra di stare nel Medioevo, non nel senso che manchino i modi, ma che partano Crociate idealiste verso terre sconosciute all’insaputa del “Papa”. In questo caso senza che Giovanna Botteri abbia chiesto nulla a nessuno e che, se pur si sia risentita, ha finito per essere riconosciuta, non a causa sua, quasi come rancorosa. A sua insaputa, diciamocelo ancora una volta.
La televisione può scherzare e tutti hanno il diritto a risentirsi quando si viene colpiti personalmente, ma la satira dovrebbe essere scevra da questo meccanismo. Sui Social, invece, tutto sembra quasi animarsi di volontà propria ed in un batter d’occhio ci si ritrova oggetto di grandi battaglie (senza che lo si sia mai voluto).
Botteri: “La satira è libertà”
“Perché la satira è libertà – ha concluso Giovanna Botteri nel suo video – ci aiuta a ridere, a discutere, a confrontarsi e a volte mette modelli differenti di donne e uomini a confronto, per esempio nei modi diversi di approcciarsi alla vita. Quindi io vi ringrazio di cuore e non posso che abbracciarvi e augurare a Michelle tutto il bene possibile”.
La giornalista Rai spegne ogni possibile velleità e si dimostra, come è sempre stata, una grande professionista. Spiega ancora Striscia la Notizia sempre a mezzo social: “Alla fine – sottolinea Striscia – è bastato che Giovanna Botteri avesse modo di vedere personalmente il video per smentire lei stessa la fake news che aveva scatenato le ire di giornalisti, commentatori e tanti ‘leoni da tastiera’ contro l’incolpevole Michelle Hunziker. Migliaia di messaggi sui social con minacce di morte e un desolante campionario di volgarità, insulti sessisti e scempiaggini, da parte di molte donne a danno di una donna e della sua famiglia, in un paradossale corto circuito ampiamente documentato da Striscia”.
Tutto è bene quel che finisce bene, speriamo.
Leggi anche: Pasta alla Norma catanese, un piatto musicale