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Casertavecchia: storia e leggenda dell’antica Torre

Casertavecchia è un borgo medievale situato ai piedi dei monti Tifatini, in Campania. La cittadina dista circa 10 km da Caserta ed è un località molto amata dai turisti.

Pare che il nome Casertavecchia derivi dal latino ‘Casa Hirta’, ovvero ‘Villaggio posto in alto’. La storia della città è legata alle diverse dominazioni che l’hanno interessata nel corso dei secoli.

Nacque come dominio longobardo. Alla morte del conte Landone, il figlio, Landolfo di Capua, prese possesso della città. Ma il dominio del nobile venne interrotto dallo zio, Pandone il rapace. Nell’863 il borgo venne occupato dal figlio di quest’ultimo.

Con le invasioni saracene e le conseguenti devastazioni dei centri urbani della pianura, diversi esponenti della scomparsa città di Calatia si rifugiarono al sicuro, tra le montagne dell’antica Casa Hirta.

Nel 1062 cominciò la dominazione normanna, durante la quale fu edificato l’imponente Duomo di San Michele Arcangelo. Successivamente, con la dominazione sveva, il borgo venne conquistato da Riccardo di Lauro, che lo rese un importante centro politico.

Con i Borbone e dopo la costruzione della Reggia di Caserta, il borgo medievale perse la sua centralità. Dal 1960 la cittadina figura nella lista dei monumenti nazionali italiani ed ha sviluppato un flusso turistico molto importante.

Oltre ai suoi bellissimi panorami, Casertavecchia è famosa anche per lo storico castello, del quale oggi restano pochi ruderi.

Casertavecchia: la storia del Castello e la leggenda dell’antica Torre

Il castello fu costruito nel 861. In seguito, nell’879 i lavori proseguirono con la costruzione di una fortezza, utilizzata come abitazione. Questa, nel corso degli anni, attraverso le varie dominazioni, divenne un castello.

La struttura, formata da 4 torri poste nei quattro punti cardini, era una protezione sicura contro ogni tipo di invasione nemica. In caso di attacco, la parte più sicura del castello era costituita proprio dalla torre, la quale comprendeva un ampio fossato. La torre presentava solo due accessi con ponti levatoio, il che la rendeva inespugnabile.

Tra i resti del castello medievale di Caserta Vecchia vi è Il Maschio, noto anche come Torre dei falchi. La torre è tra le più grandi d’Europa, è alta 30 metri, suddivisi su tre livelli. La sala inferiore veniva utilizzata come deposito delle derrate alimentari, quella intermedia ospitava servitù e guardie, mentre quella superiore veniva utilizzata dal Signore.

Tra le leggende che vedono protagonista Casertavecchia, ce n’è una in particolare che riguarda la torre. Quest’ultima non presenta porte, quindi l’accesso ad essa è sempre stato complicato. Secondo la leggenda, la torre custodiva un segreto: una chioccia dai pulcini d’oro che covava un tesoro prezioso.

Casertavecchia, un borgo fatto di stradine acciottolate e costruzioni di pietra, nel quale è possibile ritrovare l’atmosfera tipica di un tempo andato. Un vero e proprio viaggio nel Medioevo, che tra antiche leggende e panorami unici, accompagnerà i turisti in un’esperienza unica nel suo genere.