Casamicciola: le condizioni di salute del ferito più grave dell’alluvione che ha colpito Casamicciola Terme (Ischia) lo scorso 26 novembre, migliorano.
Ricoverato all’Ospedale Cardarelli di Napoli, il quadro clinico sembra essere stabile, dopo giorni preoccupanti.
Il signor Giuseppe, rinominato “l’uomo del fango” è fuori pericolo, è stato estubato e mangia da solo. La prognosi non è stata ancora sciolta, ma le condizioni di salute del 55enne sono in miglioramento.
Una notizia che tranquillizza non solo i familiari dell’uomo ma anche le tante persone in apprensione in queste ore e che hanno vissuto giorni di angoscia, da quel maledetto 26 novembre, quando Casamicciola è stata travolta dalla frana staccatasi dal Monte Epomeo.
Giuseppe Di Massa, idraulico ischitano molto conosciuto sull’isola, è stato dapprima ricoverato al Trauma Center, a causa di uno schiacciamento toracico e per aver inalato il fango, poi trasferito nel reparto di Rianimazione, con la ventilazione assistita, a causa dell’insorgere di alcune complicanze.
Ricordiamo che Peppe, uno dei cinque feriti della frana staccatasi dal Monte Epomeo, distruggendo una parte di Casamicciola Terme, si è salvato tenendosi tenacemente aggrappato ad un palo.
Il suo volto ricoperto dal fango è diventato uno dei simboli della tragedia di Ischia. Giuseppe, quel giorno era uscito all’alba da casa. «Doveva recuperare degli attrezzi, poi voleva andare a caccia», racconta chi lo conosce. Ma la montagna è venuta giù trascinandosi dietro tutto ciò che incontrava. Giuseppe è sceso dall’auto sulla quale era, cercando la salvezza. Ed infatti così è stato. La sua automobile è stata trascinata dalla furia della frana, fino in mare. Lui invece è finito all’interno del garage. Proprio lì lo trovarono i soccorritori, appeso con due mani a un infisso, in quella che ormai era diventata una trappola senza via di uscita.
Ha resistito stremato per ore, senza mai mollare e anche ora che è ricoverato in terapia intensiva, l’uomo sta dimostrando a tutti quanti sia forte e tenace.
Oggi finalmente, dopo diciassette giorni di ricovero, una buona nuova, le condizioni di salute dell’uomo travolto dal fango, sono in miglioramento.
Un grande brandello di speranza.