Il 2023 non si apre nel migliore dei modi per le tasche degli italiani. A partire dal primo gennaio, infatti, i prezzi di benzina, gpl e gasolio sono di nuovo alle stelle. A Napoli e provincia, ma anche in tutto il resto d’Italia, si può constatare un decisivo aumento del prezzo a partire dalla notte di Capodanno. Due euro o più al litro: secondo le statistiche di Staffetta Quotidiana – fonte Ansa – la benzina self service costa mediamente 1,8 euro al litro. I prezzi salgono con il costo del servizio, superando talvolta la soglia dei due euro.
Ancora una volta le pompe bianche rappresentano una valida alternativa per fronteggiare l’aumento del prezzo del carburante. È aperta in tutta la regione la caccia al prezzo più basso per fare il pieno. Con i rincari, infatti, si sfiora la soglia degli 11 euro in più rispetto all’ultimo dell’anno per un pieno.
A Napoli, in particolare, prezzi alle stelle nei luoghi più frequentati del capoluogo campano. Alcune delle pompe di benzina delle strade più trafficate hanno superato la soglia dei due euro al litro, arrivando a 2,199 euro al litro.
Caro benzina: pioggia di critiche per il governo Meloni
L’aumento del prezzo della benzina ha scaturito non poche critiche nei confronti del governo Meloni che ha lasciato scadere lo sconto – fortemente sostenuto da Mario Draghi – sulle accise. Lo sconto aveva un forte impatto sulle casse del governo, per questo a partire dal primo gennaio la misura è stata accantonata. Restano memorabili i video della presidente, nel corso della campagna elettorale, nei quali aveva invece sostenuto con veemenza l’eliminazione delle accise sulla benzina.
Un gestore di Via Marina, parlando della reazione dei cittadini all’aumento dei prezzi, ha dichiarato all’Ansa: “I prezzi si aggiornano di continuo e ogni giorno ci tocca spiegare i motivi dell’aumento ai nostri clienti, che proprio non hanno gradito il ‘regalo’ di inizio anno“.