Carlo Magno governava il suo Stato grazie a vassalli, conti e marchesi, ai quali l’imperatore aveva affidato l’amministrazione di grandi regioni.
Il vassallaggio però presentava anche un grande rischio, perché i vassalli, benché avessero giurato fedeltà al re, volevano sempre maggiore autonomia. Carlo Magno aveva un gran potere nelle proprie mani, ma alla sua morte, il 28 gennaio 814 nacquero dei problemi.
Carlo Magno aveva deciso di dividere l’Impero tra i suoi tre figli maschi: Carlo il Giovane, Pipino e Ludovico. Tuttavia Carlo e Pipino morirono prima del padre; perciò l’Impero fu ereditato da Ludovico, detto il Pio per la sua grande fede religiosa.
Nell’840, quando morì Ludovico il Pio, scoppiò una lotta per la successione tra i suoi figli, Ludovico il Germanico, Carlo il Calvo e Lotario, che, essendo il maggiore, pretendeva per sé il titolo imperiale. Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo si allearono e riuscirono a sconfiggere Lotario nell’841 nella battaglia di Fontenoy, nella Francia centrale. Dopo la vittoria, i due fratelli decisero di rendere saldo il loro accordo con il Giuramento di Strasburgo: nell’842 si promisero reciproca fedeltà davanti ai propri eserciti, impegnandosi a non stringere alleanze con Lotario.
Questo Giuramento è molto importante, perché è il primo documento ufficiale scritto non in latino ma in lingue “nazionali”. Per farsi capire dai rispettivi sudditi, infatti, Ludovico pronunciò il Giuramento in una lingua romanza, cioè in francese antico, mentre Carlo il Calvo in lingua germanica, ossia in tedesco antico.
Carlo Magno e la fine di un’era
L’Impero carolingio viene diviso in tre parti. Grazie a questa alleanza, nell’843 Ludovico e Carlo riuscirono a imporre al fratello maggiore, Lotario, il Trattato di Verdun, che sanciva la ripartizione dell’Impero:
- Lotario ottenne il titolo imperiale, ma vide limitato il suo potere all’Italia centro-settentrionale, che costituiva il Regno d’Italia, e alla fascia che andava dalle Alpi ai Paesi Bassi (e che da lui prese il nome di “Lotaringia”);
- Carlo il Calvo ebbe l’area occidentale dell’ex Impero;
- Ludovico il Germanico ricevette il territorio orientale, a est del Reno e a nord delle Alpi.
L’impero di Carlo Magno fu diviso in tre parti ben distinte e ovviamente del tutto autonome.
Il Trattato di Verdun segnò il fallimento del “progetto carolingio” di unificare l’area europea in un unico Stato.
L’area franco-tedesca divenne il luogo di nascita di una nuova civiltà, quella europea, si parla di popoli accomunati dalla fede cristiana.
Era finita un’era, quella del Grande Carlo Magno e storicamente una serie di nuove vicissitudini politiche, sociali ed economiche, erano pronte a sconvolgere i precari equilibri raggiunti.