Carlo Emilio Gadda è stato uno scrittore e poeta italiano. Ingegnere di professione, svolse la sua attività scrivendo al tempo stesso per la rivista Solaria.
Nato a Milano il 14 novembre 1893, si trasferì a Roma. Qui collaborò a lungo con la Rai in programmi culturali.
La sua carriera come scrittore ha avuto inizio negli anni Trenta.
Subito dimostrò un fascino e una facilità per il linguaggio. Inoltre ebbe un dono per l’analisi psicologica e sociologica non emotiva e acuta.
Durante gli anni come ufficiale degli alpini, ha iniziato a scrivere una serie di diari di guerra.
Questi furono pubblicati solo nel 1955. Successivamente, nel 1956, furono pubblicati in una redazione più ampia con il titolo di “Giornale di guerra e prigionia”.
Tra le sue prime opere è bene citare anche “I sogni e il fulmine” del 1955, opera che ha preceduto il suo scritto di maggior successo, “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana”.
L’approccio di Gadda è mercuriale come il suo stile: ironico, amaro, scandalosamente comico, filosofico e osceno.
Per quanto riguarda lo stile letterario, si può tranquillamente definire quello di Carlo Emilio Gadda come sorprendente.
Egli non utilizza la lingua della comunicazione corrente ma un linguaggio personalissimo che la critica ha definito “plurilinguismo gaddiano”.
Lo stile dell’autore deriva dal mescolare una serie di ingredienti e di linguaggi.
Come diversi dialetti, il linguaggio quotidiano, il gergo, termini tecnici e scientifici e vocaboli aulici ed arcaici.
Nelle opere di Gadda ci sono anche citazioni letterarie dalla letteratura latina.
Soprattutto Catullo, e da quella italiana.
Non mancano nemmeno parola straniere (francese, inglese, tedesco e spagnolo) e neologismi da lui stesso coniati.
Tutti questi livelli linguistici trovano un perfetto equilibrio mescolandosi sistematicamente nell’opera di Gadda e costituendo un linguaggio nuovo e inedito.
Nel suo linguaggio ci sono anche richiami alla lingua maccheronica del ‘500.
Ecco una lista delle opere di Carlo Emilio Gadda in ordine cronologico, comprese quelle pubblicate postume:
La madonna dei filosofi (1931);
Il castello di Udine (1934);
Le meraviglie d’Italia (1939;)
Gli anni (1943);
L’Adalgisa (1944);
Il primo libro delle favole (1952);
Novelle dal ducato in fiamme (1953);
I sogni e la folgore (1955);
Giornale di guerra e di prigionia (1955);
Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (1957);
I viaggi e la morte (1958);
Verso la Certosa (1961);
Accoppiamenti giudiziosi (1963);
La cognizione del dolore (1963);
I Luigi di Francia (1964);
Eros e Priapo (1967);
La meccanica (1970);
Novella seconda (1971);
Meditazione milanese (1974);
Le bizze del capitano in congedo (1981);
Il palazzo degli ori (1983);
Racconto italiano di ignoto del novecento (1983);
Azoto e altri scritti di divulgazione scientifica (1986);
Taccuino di Caporetto (1991).
Gadda morì il 21 maggio 1973 a Roma. È sepolto nel cimitero acattolico di Roma.
Dopo la sua morte vennero pubblicati Meditazione milanese (1974). Racconto italiano di ignoto del novecento (1983).