Carabinieri stupratori: arriva l’attesa sentenza del Tribunale per i due imputati Marco Camuffo e Pietro Costa. Condanna confermata ma riduzione della pena da 5 anni e 6 mesi di reclusione a 4 anni. Questa la sentenza pronunciata dalla Corte d’appello di Firenze nei confronti di Pietro Costa.
L’uomo è uno dei due ex carabinieri accusati di aver violentato due studentesse statunitensi la notte tra il 6 e il 7 settembre del 2017. Fatto avvenuto dopo averle riaccompagnate con l’auto di servizio nella loro casa fiorentina, in Borgo Santi Apostoli.
I giudici concedono le attenuanti generiche, prevalenti sull’aggravante, riducendo l’interdizione dai pubblici uffici che da perpetua diventa di cinque anni.
L’ex carabiniere Marco Camuffo: condannato a 4 anni e 4 mesi
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per l’ex carabiniere, Marco Camuffo, con riduzione della pena a 4 anni e 4 mesi. “Le sentenze definitive si eseguono, vanno rispettate”, commenta a LaPresse la legale di Camuffo, Cristina Menichetti. In primo grado l’ex carabiniere era stato condannato a 4 anni e 8 mesi con rito abbreviato e in appello la condanna era stata ridotta di due mesi.
Carabinieri stupratori: la denuncia delle due studentesse
Secondo quanto denunciarono le due studentesse – accuse che poi confermarono in un lunghissimo incidente probatorio, in modalità protetta – i due carabinieri, che le avevano incontrate in una discoteca accanto al piazzale Michelangelo, le accompagnarono a casa con l’auto di servizio e, arrivati in borgo Santi Apostoli, entrarono nel palazzo dove, approfittando dello stato di ubriachezza delle due giovani, fecero sesso con loro. Camuffo e Costa, messi anche alle strette da elementi di prova quali il dna sulle tracce di sperma rinvenute sugli abiti delle ragazze, ammisero di aver avuto rapporti sessuali con le due studentesse, ma hanno sempre affermato che le studentesse fossero consenzienti.
Per l’accusa i due avrebbero agito abusando della qualità di carabiniere in servizio e avrebbero violato gli ordini impartiti dai superiori. Entrambe le ragazze salirono, sempre secondo l’accusa, “illegittimamente” a bordo della Fiat Bravo del 112. Le due studentesse risultarono, alla rilevazione effettuata alle 6.51 del mattino del 7 settembre, in stato di ebbrezza alcolica, con 1.68 grammi di alcol per litro una e 1.59 per l’altra. Secondo il capo d’imputazione notificato a conclusione delle indagini, i due carabinieri avrebbero violentato le due ragazze agendo in modo “repentino e inaspettato”.
Carabinieri stupratori, la reazione della vittima: Il giorno più bello della mia vita
“Non riesco a smettere di piangere. Questo è il giorno più bello della mia vita. Non ci sono parole, grazie per avermi creduto e sostenuto. Finalmente sento di poter respirare e andare avanti“.
Così una delle due studentesse americane che subirono violenza sessuale commenta stasera dagli Stati Uniti la condanna definitiva che la Corte di Cassazione ha inflitto all’ex appuntato Marco Camuffo.
Le frasi sono in un messaggio che la studentessa, 21enne, ha inviato al suo legale italiano, l’avvocato Francesca D’Alessandro, che l’ha assistita come parte civile nella vicenda processuale.