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Campania, riaprono le porte dei luoghi culturali

La Festa della Repubblica Italiana è una giornata celebrativa nazionale italiana istituita per ricordare la nascita della Repubblica Italiana e si festeggia ogni anno il 2 giugno. Dopo gli avvenimenti negativi degli ultimi mesi, in particolare la diffusione repentina del Coronavirus, questa data è risultata davvero rilevante per la Campania, perché essa, di fatto, ha sancito la riapertura di diversi e famosi luoghi di cultura della Direzione Regionale Musei del territorio campano. Il piano graduale di riapertura in sicurezza degli stessi musei e di altri luoghi, simboli della cultura, prosegue lentamente, ma senza ombra di dubbio questa è un’ottima notizia. Anche se l sicurezza rappresenterà il fattore primario da tutelare, ci sarà entusiasmo e gioia per la nuova possibilità di accedere a luoghi impregnati di cultura.

A Napoli, quindi, si potrà ritornare a fare due passi nei giardini e in tutti gli spazi aperti della Direzione. Dalla Certosa al Museo di San Martino, alla bellissima aiuola e al belvedere della Villa Floridiana, al Parco e Tomba di Virgilio, a Villa Pignatelli fino al giardino romantico di Palazzo Reale. Spettacoli immensi da visitare e da godersi con una buona compagnia.

Nelle regione Campania saranno aperti nuovamente anche numerosi musei, gallerie del calibro del Museo archeologico di Teano, il Museo archeologico nazionale di Pontecagnano, il Museo dei Gladiatori a Santa Maria Capua Vetere e il Teatro romano di Benevento. Ci sarà, inoltre, il libero accesso agli ingressi di parchi e giardini.

Cominciato con Castel Sant’Elmo, l’Anfiteatro campano e la Certosa di Padula, questo percorso di riapertura riconsegna alla collettività altri luoghi storici nella data della Festa della Repubblica, rammentando gli ideali di responsabilità, solidarietà e condivisione che si rinnovano nei momenti complessi, rinforzando e rigenerando l’intera popolazione, messa a dura prova dall’emergenza Covid e dalla crisi economica e sociale. Gli stessi musei potrebbero simboleggiare un’importante protezione per i cittadini e la loro riapertura potrebbe contribuire a ricucire disuguaglianze e distanze.

È stata rivolta anche massima attenzione alla sicurezza dei visitatori, utilizzando e facendo rispettare tutte le rigide regole previste dalla normativa: cartelli con le precauzioni da seguire, percorsi per evitare assembramenti, distanza fisica, pulizia delle mani dei dispenser di gel disinfettante, distanza fisica ed utilizzo obbligatorio della mascherina. Un percorso di apertura che diventa testimonianza reale di una serie di relazioni tra coloro che operano con passione e amore in questi luoghi e le comunità che li vivono intensamente.

In tutta Italia, per la riapertura, è stata scelta una data da una forte connotazione simbolica. Si parte da Napoli per poi arrivare a tutto il territorio della Campania e riconsegnare alla comunità luoghi di incontro e di conversazione, frangenti e spazi della vita quotidiana che prendono parte alla ricostruzione del tessuto sociale del territorio.L’alto impegno della Direzione regionale Musei Campania, il quale ha realizzato il desiderio della nuova riapertura, ha anche rafforzato la storica collaborazione con la Regione Campania, con tutte le amministrazioni locali e l’intero Comune di Napoli.

Il progetto di riapertura graduale, progressivo e sostenibile proseguirà con una terza fase, prevista per il 19-21 giugno, in occasione proprio delle Giornate Europee dell’Archeologia. Finalmente si potranno visitare i luoghi si cultura, parola gigantesca, dietro la quale si nasconde un immenso e fantastico mondo.