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Campania, il consiglio regionale approva la legge sui rider

La riforma del trasporto pubblico locale per gestire le crisi aziendali, la costituzione di un ambito territoriale idrico indipendente per la citta’ di Napoli e una ‘carta dei diritti’ per i rider.

Sono questi i principali provvedimenti approvati dal Consiglio regionale della Campania.

Dopo l’apertura dedicata alla guerra in Ucraina, l’assemblea presieduta da Gennaro Oliviero ha dato l’ok, a maggioranza, con l’astensione di Lega e FI, alla proposta di legge sui sistemi di mobilita’ regionali, presentata dal presidente della quarta commissione, Luca Cascone.

“La norma – spiega Cascone – prevede che, in caso di gravi crisi aziendali, come quella che sta interessando la Ctp Napoli, che abbiano determinato interruzione o pericolo imminente di interruzione del servizio di trasporto pubblico locale su gomma, la Giunta e’ autorizzata ad affidare il servizio in via emergenziale alle societa’ regionali di trasporto interamente partecipate”.

Si amplia quindi la norma pensata in origine per la crisi di Eavbus (incorporata nella holding regionale di trasporto su gomme) e si creano le condizioni il salvataggio di Ctp (societa’ pubblica che gestiva le line extraurbane di Napoli, in dissesto) e dei suoi 500 dipendenti.

Il disegno di legge sul sistema idrico consentira’ la costituzione di un ambito territoriale ottimale per il comune di Napoli, distinto da quello dei comuni dell’area a nord del capoluogo.

“In questo modo – sottolinea il consigliere del Pd, Massimiliano Manfredi – sara’ possibile garantire la gestione completa del ciclo idrico, ma anche di superare l’annosa questione della depurazione per l’impianto del quartiere di San Giovanni la Teduccio”.

L’aula approva inoltre, con 35 voti favorevoli e cinque astenuti, una proposta di legge finalizzata a fornire tutele e diritti ai rider e, in generale, ai nuovi lavoratori digitali che adoperano un proprio mezzo di trasporto per effettuare consegne a domicilio.

Il presidente della commissione Politiche sociali, Bruna Fiola, rimarca che i rider sono “divenuti simbolo della precarieta’ del lavoro, anche tenuto conto della mancata sottoscrizione di contratti collettivi di lavoro per la categoria da parte di molte organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative”.

Con l’istituzione della ‘Carta dei Diritti del Lavoratore’ si prevede l’affidamento di compiti specifici sul tema all’Osservatorio regionale del mercato del lavoro, per il monitoraggio e per la definizione di un programma annuale di interventi di formazione e informazione.

(AGI)