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Campania, ancora in forte aumento i ricoveri Covid: si rischia la zona arancione

Tristemente, è sempre al limite del “tutto esaurito” la situazione degli ospedali nella Regione Campania: una condizione ancora ascrivibile all’elevatissimo numero di ricoveri Covid.

Lo ha comunicato l’Unità di Crisi della Protezione Civile della Regione Campania nel consueto bollettino quotidiano relativo all’emergenza pandemica, aggiornato, secondo tradizione, alla mezzanotte precedente.

I dati del report dei posti letto su base regionale riporta 93 posti letto occupati (+1 rispetto ai 92 di ieri) su 790 posti letto di terapia intensiva disponibili.

I posti letto di degenza disponibili, tra posti letto Covid e posti letto nel privato, sono complessivamente 3.160: dei quali 1.318 occupati (28 in più rispetto alla giornata di ieri).

Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 17.056 positivi al virus Covid- 19; a tal modo suddivisi: 11.513 al test antigenico e 5.543 al tampone molecolare.

Dati che tengono conto dell’aggiornamento delle misure di quarantena e isolamento del Ministero della Salute.

I decessi ammontano a 25, tre dei quali avvenuti in precedenza, però registrati ieri.

I tamponi processati ieri sono stati, in totale, 103.627: 68.569 test antigenici e 35.058 tamponi molecolari.

In percentuale, ciò vale a dire che sono risultati positivo il 16,46% dei test, poco meno di ieri quando il tasso di positività era del 16,61%.

Per la zona arancione, l’incidenza deve superare i 150 casi ogni 100 mila abitanti; invece l’occupazione dei posti letto deve superare il 20% in terapia intensiva ed il 30% nei reparti di degenza ordinaria.

Covid Campania: lo stop di De Luca a ricoveri ospedalieri e visite ambulatoriali non urgenti

Soltanto lo scorso Lunedì 10 Gennaio era scattato lo stop ai ricoveri programmati e alle attività di specialistica ambulatoriale non urgenti per le strutture sanitarie pubbliche in Campania, disposto dall’Unità di crisi della Regione Campania con un provvedimento a cui si è ricorsi “al fine di consentire una rapida ottimizzazione dell’organizzazione ospedaliera per fronteggiare la situazione pandemica“.

De Luca ha preso tale decisione con l’obiettivo di “impegnare il personale sanitario pubblico e convenzionato in via prioritaria alla gestione dei pazienti Covid” e, considerando “la necessità garantire la disponibilità di un più adeguato numero di posti letto sia nella degenza medica che chirurgica da dedicare ai pazienti affetti da Covid-19“.

Il provvedimento prevede, tra l’altro, anche “la sospensione, a far data dal 10 gennaio 2022 e fino a nuova espressa disposizione, di tutte le attività di specialistica ambulatoriale, nelle medesime strutture, che non siano caratterizzate da urgenza o indifferibilità (attività ambulatoriali per le prestazioni di oncologia, oncoematologia, dialisi e radioterapia e attività di screening oncologico)”.

Disponendo quanto segue: “che il personale che si libera dalla gestione ordinaria deve essere destinato all’attività di ricovero e trattamento dei pazienti Covid.