In molti saranno i giovani conoscitori, soprattutto cresciuti nelle aree del vesuviano in cui nel medioevo dominavano i signori normanni, le vicende personali e criminali de O’ Professore, alias Raffaele Cutolo, boss e fondatore della Nuova camorra organizzata, che tra gli anni 70′ e la fine degli anni 80′ diede una nuova struttura alla criminalità organizzata campana, portandola fuori dai confini locali.
Il giornalista Giuseppe Marrazzo, nel 1984, fu tra i pionieri per un romanzo d’inchiesta in cui principale oggetto era la metamorfosi di un giovane di Ottaviano, che finito in carcere per omicidio poco più che maggiorenne, sarà, ahimè destinato a rivoluzionare le sorti del sistema di potere della camorra e dello stesso modus operandi della criminalità organizzata in Campania.
Grazie alla nuova edizione de Il Camorrista del giornalista Marrazzo, proposta dalla casa editrice Alessandro Polidoro Edizioni, anche i giovani del XXI secolo, potranno avvicinarsi ad un testo emblematico per conoscere alcune delle più enigmatiche vicende della storia del Mezzogiorno.
Il libro è un unicum ancora oggi, per struttura e per contenuti. L’impianto memorialistico, si affianca alla ricostruzione di eventi più tragici della prima Repubblica, ma, allo stesso tempo permette al lettore di esser di fronte all’evoluzione dei rapporti tra malavita e territorio, del senso comune e del potere che esercita su di esso.
La vicenda de Ó Professore è una finestra sulle radici di un male tutto locale, capace di erigersi laddove trovi quella linfa comune ad Escobar come a Riina, povertà, assenza di istruzione e di istituzioni, immersi in uno scenario a metà tra entroterra verista e brutalità animalesca.