Il ministro della salute Roberto Speranza, in contatto coi governatori di regione, annuncia che a partire dalla mezzanotte del 5 dicembre si verificherà il cambio di colore per nove regioni d’Italia. Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche e Puglia passeranno in zona gialla. La Campania, invece, insieme con Valle d’Aosta, Alto Adige e Toscana passerà in zona arancione. L’unica regione d’Italia a mantenere la zona rossa, per il momento, sarà l’Abbruzzo.
Nelle prossime ore il ministro Speranza firmerà le nuove ordinanze sulla base dei dati della Cabina Regia di oggi. Non ci sarà una sola nuova ordinanza, ma tre ordinanze differenti. La prima rinnoverà le misure restrittive per Abbruzzo, Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte. Con la seconda si annunceranno le regioni che passeranno da zona rossa a zona arancione. La terza, invece, designerà le regioni che passeranno da zona arancione a zona gialla.
L’eventuale passaggio in zona gialla di Campania, Alto Adige, Toscana e Valle d’Aosta sarà preso in considerazione nelle prossime due settimane. I presidenti di regione hanno annunciato di essere stati in contatto direttamente con il ministro Roberto Speranza.
Cambio di colore per nove regioni: le dichiarazioni dei governatori di regione
Il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha dichiarato: “Poco fa ho ricevuto dal ministro Speranza la conferma che da domenica l’Emilia Romagna tornerà in zona gialla. Decisione che il ministro formalizzerà in una nuova ordinanza che firmerà nelle prossime ore“.
Anche il governatore della Toscana, Eugenio Giani, conferma: “la Toscana probabilmente sarà zona arancione a partire dalla mezzanotte fra sabato 5 e domenica 6 dicembre”. Ad essi si aggiungono il governatore dell’Alto Adige, dell’Umbria, delle Marche e della Puglia.
Proprio il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha scritto un lungo messaggio riguardo il cambio di zona sulla sua pagina Facebook: “la Puglia è in zona gialla, questo significa che il nostro sistema sanitario ha retto l’ondata che nel solo mese di novembre ha portato a 35mila nuovi contagi, quando in tutta la prima ondata erano stati poco più di 4mila. La Puglia ha retto grazie alla programmazione fatta sulla rete ospedaliera. Sicuramente è un segnale incoraggiante essere tra le regioni italiane classificate in area gialla, ma questo non vuol dire affatto che il pericolo sia superato: dobbiamo mantenere sempre alta l’attenzione e rispettare le regole di prevenzione, perché il virus circola e va in ogni maniera contenuto, come lo stesso Istituto superiore di sanità ci dice di fare a causa dell’ancora elevato numero di contagi“.