La burocrazia e la lentezza da seguire, tutti i lunghi processi mettono a rischio l’esito della risoluzione di un matrimonio, e finiscono per portare allo sfinimento.
Separazioni, divorzi, affidamenti, ecco che cambia il processo.
Il processo familiare è ritornato oggetto di discussione in Senato, al centro della Riforma della Giustizia. Il Governo Draghi ha dato ampio spazio al “processo familiare”, dichiarato come rivoluzionario.
Vediamo su cosa si basa il nuovo futuro del processo familiare:
accorciamento dei tempi, semplificazione delle procedure, garanzia del diritto di difesa.
Nessun tribunale se non c’è conflitto…
Cambia il processo familiare. Se il divorzio, la separazione o l’affidamento sono consensuali da parte di entrambi non sarà più necessario andare in Tribunale. Il procedimento è quello di trasmettere al Giudice l’accordo, il quale provvederà all’udienza. La pandemia ha “contribuito” in un certo modo nel proporre ed incentivare questo cambiamento. Infatti si utilizzeranno proprio le stesse regole attuate in pandemia, le quali hanno riscontrato molto successo.
Separazione e Divorzo in uno…
Cambia il processo anche sotto il punto di vita dei tempi e dei costi. Separazione e Divorzio potranno essere chiesti in un unico processo. Oggi bisogna prima separarsi (aspettare 6 mesi o un anno) e poi chiedere il divorzio (più di una volta) davanti ad un altro giudice.
La negoziazione assistita anche per i conviventi…
Come cambia il processo familiare. Allargamento alla negoziazione assistita anche per le coppie non sposate, conviventi, e figli maggiorenni. Chi possiede un reddito inferiore a 11.000.00 euro l’anno in seguito potrà sfruttare la negoziazione assistita con i costi a carico dello Stato.
Ridurre i tempi e stop alle discriminazioni processuali…
Cambia il tempo: un grandissimo obiettivo è proprio la riduzione dei tempistiche.
Le regole di un processo sono infinite ed uniche, è davvero faticoso cominciare un processo familiare. La nuova normativa prevede regole e risposte uniche per tutte le famiglie. I minori verranno difesi anche da un curatore figura già esistente che verrà però istituzionalizzata.
Alcune tra queste novità entreranno in vigore se approvate dal Parlamento entro la fine dell’anno. Per il resto bisogna attendere il 2022.