La scuola è partita da oltre 24h anche nel capoluogo campano, ma al di là delle problematiche consuete legate alla mancanza di personale -soprattutto docente- e all’ inadeguatezza e la fatiscenza delle strutture scolastiche, nella provincia a nord di Napoli impera anche l’emergenza rifiuti.
A Caivano, cittadina meglio noto ai più per esser divenuta la roccaforte della lotta della Terra dei Fuochi, che tra i mesi estivi e i primi di settembre è tornata a farsi sentire con i suoi roghi è assediata dalla presenza in alcune aree urbane di cumuli di spazzatura sparpagliata per la città e spesso adiacente ad edifici scolastici.
Il lezzo assordante e il pericolo infettivo, ritornato preponderante data la nuova impennata della colonnina di mercurio, è l’effetto della discarica a cielo aperto presente in via Caputo1 , a Caivano ed ubicata nei pressi dell’Istituto Comprensivo Statale “Goffredo Mameli”.
Intorno agli edifici scolastici è veramente depositato di tutto: oltre ai consueti sacchetti, vi sono parti di mobilio ed elettrodomestici. Un paesaggio davvero triste oltre che pericoloso per la salute dei piccoli studenti.
Nonostante l’area sia stata posta a videosorveglianza, il deposito serale della spazzatura, allegato alla mancanza di rispetto della raccolta differenziata, in oltre una settimana, come riferiscono anche i residenti della zona, i quali hanno lanciato un appello anche attraverso i social network per sollecitare un pronto intervento delle autorità locali.