Il 15 giugno è la data prestabilita in cui i cinema in Italia potranno riaprire, rispettando le regole di distanziamento sociale del pubblico. Questa necessità ha fatto si che Lino Sonego, azienda leader italiana nella produzione di posti a sedere per cinema, stadi, teatri e istituzioni, ideasse Butterfly.
Esso è un dispositivo metallico ricoperto da una superficie in ecopelle antibatterica. Il nome Butterfly (in inglese farfalla) richiama la forma di un’ala di farfalla del dispositivo.
Si tratta di uno strumento utile per garantire la giusta distanza tra le persone. Infatti lo spazio tra i divisori è di 1,1 metro. Un’invenzione sicuramente di rilievo, che non compromette minimamente la visuale e l’acustica del pubblico in sala.
Anche dal punto di vista della percezione visiva, i Butterfly si presentano molto più eleganti rispetto ai famosi pannelli in plaxeglass, di cui tanto si era discusso circa la loro installazione nei ristoranti e nei luoghi chiusi in generale.
Lino Sonego, titolare dell’azienda, ha così spiegato questa novità: “L’idea è nata durante il periodo di lockdown come dispositivo per garantire il distanziamento sociale, senza però ricorrere al pannello in plexiglass. Ma l’aspetto più interessante è che si è trasformato non solo in uno strumento per garantire una maggior privacy alle persone, ma anche in un vero ornamento all’interno della sala, tanto che è possibile avere rivestimenti di colore differente in base all’esigenza. Ora siamo in fase di industrializzazione del prodotto, dalla prossima settimana produrremo circa 3000 Butterfly quotidianamente. La produzione? Non ci limitiamo al nostro paese, anzi. Sono già arrivate molte richieste da tutta Europa, dall’Australia e riforniremo anche il mercato americano”.
Il prima cinema italiano ad installare il dispositivo è il Visionario di Udine. In particolare la Sala Astra ha ridotto i posti da 173 a 105, con anche poltrone vicine per le coppie e le famiglie.
Insomma uno strumento destinato a popolare i cinema italiani e di tutto il mondo.