venerdì 22 Novembre, 2024
16 C
Napoli

Articoli Recenti

spot_img

Bud Spencer, il gigante buono del mondo dello spettacolo

E se vi chiedessi, chi è il personaggio del mondo dello spettacolo più esilarante degli anni passati? Necessariamente, bisogna citare il nome di Carlo Pedersoli, meglio conosciuto come “Bud Spencer“, uno degli attori più illustri, importanti ed apprezzati da tutto il pubblico italiano, e non solo. È stato anche un nuotatore, pallanuotista, produttore televisivo e sceneggiatore italiano; nella giornata odierna, 31 ottobre, tutti impegnati a ricordarsi di Halloween, noi del team XXISecolo vogliamo ricordarlo ed onorarlo, nel giorno in cui avrebbe compiuto 91anni.

È stato il gigante buono più amato dal pubblico di ogni età ed ha raggiunto il successo per i suoi film, nei quali compone la mitica e leggendaria coppia con Terence Hill, una delle più prestigiose nella storia del cinema. Nel 2010 ha ricevuto il David di Donatello alla carriera. Non si ferma qui il percorso di Bud Spencer: il 19 settembre 1950 nel nuoto è stato il primo italiano a scendere sotto il minuto nei 100 m. stile libero ed ha più volte trionfato nei campionati italiani di nuoto, ancora nello stile libero e nella staffetta. Nel corso degli anni si è anche impegnato a supportare e finanziare enti di beneficenza per bambini, tra cui il Fondo Sholarship Spencer.

Bud Spencer è nato a Napoli il 31 ottobre 1929. Appena un anno dopo la prima elementare, nel 1936 fa la prima apparizione in una piscina vera e propria e viene iscritto ad un club di nuoto. Ma l’attore italiano è stato ed è tutt’ora famoso in particolare all’interno del mondo del cinema, dimensione in cui è sbarcato nel 1950; già star dello sport ed essendo un uomo affascinante, gli viene proposta un’offerta nell’epico “Quo vadis“. Oltre questo ruolo importante, arrivano anche altre possibilità di ricoprire piccoli ruoli, ma Bud non si lascia distrarre dalla sua carriera sportiva.

Nel 1952 sarà membro del gruppo della Nazionale italiana ai Giochi Olimpici di Helsinki, posizionandosi quinto nelle qualifiche dei 100 metri stile libero. Dopo quattro anni, nuovi Giochi Olimpici, altro tentativo di Bud Spencer per eccellere, stavolta a Melbourne. Carlo preferisce gareggiare, piuttosto che allenarsi; i suoi tempi, di nuovo, non sono sufficienti, sufficienti per una medaglia. La classifica non mente, la sua posizione finale è l’undicesima.

All’età di ventisette anni, Carlo decide di dimenticare lo sport e viaggia verso quello che un tempo fu denominato il “Nuovo Continente“, l’America, precisamente il Venezuela. Soltanto successivamente Bud Spencer metterà in evidenza l’importanza di questo viaggio, indispensabile per ritrovare la propria persona, ricollegandosi con la sua vera natura, alla ricerca dei suoi obiettivi. Il 25 febbraio del 1960, Carlo sposa Maria Amato, figlia di un illustre produttore cinematografico ed è anche a partire da questo momento che inizia una sua seconda relazione, quella con la fortuna.

L’attore italiano viene, quindi, ingaggiato dalla società discografica RCA, per la quale comporrà canzoni napoletane e folk dal 1960 al 1964. Successivamente, interromperà ogni rapporto con la società per fondarne una propria di produzione, per creare, principalmente, documentari e campagne pubblicitarie per la televisione italiana. Carlo non prende ancora in considerazione, però, l’idea che nel suo futuro ci sarà una brillante carriera da attore nel mondo del cinema.

Nel 1967 il regista Giuseppe Colizzi si mette in contatto con Bud Spencer. Il primo conosce molto bene la moglie Maria ed offre a Carlo il ruolo principale nel suo prossimo film, il western spaghettiDio perdona… io no!”. In una pellicola del genere, nella quale c’è bisogno di un gigante, chi dovrebbe interpretarlo, se non Bud con i suoi 194 cm d’altezza e i suoi 120 chili? L’attore napoletano ha bisogno di soldi e non ci pensa due volte, accettando l’offerta. Per non danneggiare la sua reputazione per il ruolo “in uno strano film da cowboys“, si fa crescere la barba per cambiare aspetto e non farsi riconoscere; come se non bastasse, gli viene chiesto di cambiare nome ed indovinate quale sceglie? “Budweiser“, la sua birra preferita e Spencer Tracy, un attore da lui molto amato, la loro combinazione regala il suo nome d’arte.

Bud non ha comunque intenzione di continuare la sua carriera d’attore, i piani sono altri e le intenzioni completamente diverse, anche perché il successo dei film western all’italiana sta repentinamente terminando alla fine degli anni 60‘, ed è convinto che altre proposte allettanti non giungeranno. E finisce qui la storia? Tutt’altro! Carlo si sbaglia: la gente lo ama ed impazzisce per la coppia con Terence Hill. Entrambi vengono ingaggiati per due “sequel” di Colizzi: “La collina degli stivali“, “I Quattro dell’Ave Maria“.

Il 1970 segna il momento della svolta con il clamoroso successo internazionale di “Lo chiamavano Trinità”. Bud Spencer vive sull’onda del successo fino alla fine dei suoi giorni, non smetterà mai di essere amato. Tanti auguri Carlo, perché nei nostri cuori sarà riservato sempre un posto per la tua persona.