venerdì 22 Novembre, 2024
16 C
Napoli

Articoli Recenti

spot_img

Bruxelles: Grande passo avanti per i diritti delle famiglie arcobaleno in UE

Da Bruxelles arriva un regolamento che mira a salvaguardare l’interesse superiore e i diritti del bambino; a tutela della genitorialità e della famiglia che sarà riconosciuta come tale in tutti gli Stati membri dell’Unione.

Viene precisato, inoltre, che le nuove norme: “Garantiranno chiarezza giuridica a tutti i tipi di famiglie che si trovano in una situazione transfrontaliera all’interno dell’Ue e “consentiranno” ai minori in situazioni transfrontaliere di beneficiare dei diritti derivanti dalla genitorialità ai sensi del diritto nazionale, in questioni quali la successione, il mantenimento, l’affidamento o il diritto dei genitori di agire in qualità di rappresentanti legali del minore (per questioni scolastiche o sanitarie)”.

Ad oggi, in Europa, sono circa due milioni i bambini che si trovano nella situazione di avere due genitori riconosciuti come tali nello Stato in cui sono nati, ma non in quello in cui vivono. La Commissione ha voluto, dunque, finalmente garantire a tutti i minori gli stessi diritti senza discriminazioni.

Un regolamento europeo è un atto giuridico vincolante, e in quanto tale deve essere applicato in tutti i suoi elementi nell’intera Unione Europea.
Il regolamento si base su un concetto: se una persona è genitore in uno Stato dell’Ue, deve esserlo anche in tutti gli altri.
Questo a prescindere dal tipo di famiglia e a prescindere da come il figlio è nato o da come è stato concepito.

Reynders aggiunge che: “I Paesi membri rimarranno liberi di decidere chi può diventare genitore ai sensi del loro diritto nazionale e la nostra proposta non si applicherà a situazioni puramente nazionali prive di elementi transfrontalieri”.

La Presidente della Commissione Von der Leyen supporta la causa, scrivendo su Twitter: “Orgogliosa delle nuove norme che presentiamo oggi sul riconoscimento della genitorialità nell’Ue. Vogliamo aiutare tutte le famiglie e i bambini. Se si è genitori in un Paese, lo si è in tutti i Paesi”.