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Broccolo aprilatico, l’ortaggio che dà inizio alla primavera

Il broccolo aprilatico è coltivato nel comune di Paternopoli, zona storicamente dedicata alle colture orticole. Da secoli il territorio di Paternopoli è utilizzato per coltivare ortaggi, la sua fama è legata ai suoli fertili ma anche alla presenza delle numerose sorgenti d’acqua ed è menzionata già durante il ‘700 nelle relazioni dei vescovi del territorio inviate a Roma. 

Gli orti di Paternopoli erano celebri in tutta l’Irpinia, dove si potevano trovare tante primizie, come appunto il broccolo aprilatico.

Il broccolo aprilatico di Paternopoli è una varietà di broccolo primaverile caratterizzata da un colore verde intenso, un sapore dolce e amarognolo, e una consistenza croccante.

Broccolo aprilatico: semina e raccolta

Il processo di coltivazione del broccolo aprilatico è molto lungo e avviene a fine estate, quando avviene la semina. I semi vengono coltivati in piccoli appezzamenti di terreno per poi essere trapiantati, prima del freddo invernale che potrebbe far morire la piantina; il periodo della raccolta è tra aprile e maggio.

Prodotto in piccole quantità e a livello strettamente locale, per scongiurare il rischio della sua scomparsa è tutelato da un Presidio Slow Food istituito nel 2012.

Ricordiamo che si tratta di un ortaggio appartenente alla famiglia dei cavoli, che comprende anche cavolfiori, cavoli cappuccio, cavoli verza, e cavoletti di Bruxelles. 

Le foglie sono tenere, i gambi hanno una buona consistenza, ed entrambi hanno un aroma spiccato e caratteristico che si apprezza a pieno quando li si usa per condire la pasta. Ma si sposano molto bene anche con la carne. Fuori stagione, con un po’ di fortuna li si può trovare in conserva, sott’olio o in acqua e sale, ma ovviamente le proprietà organolettiche del broccolo aprilatico si possono assaporare meglio quando è fresco e quindi di stagione.

Il broccolo aprilatico è ricco di vitamina E (antiossidante) e vitamina K (emostatico); in cucina onore al vernacolo: semplicità e  tradizione contadina.

Tale verdura rappresenta un piccolo tesoro per gli agricoltori di Paternopoli che lo hanno eretto simbolo di una tradizione profondamente radicata alla cultura rurale. Ma merito anche della ristorazione irpina che ne ha fatto un baluardo da difendere e da esaltare su piatti che evocano radici popolari in una chiave moderna e dal senso estetico.