Bonus tiroide 2020, l’ Istituto Nazionale di Previdenza ( Inps) tutela tutti quei cittadini che soffrono di problemi alla tiroide con un assegno mensile di invalidità civile.
Il bonus va a tutelare quattro specifici disturbi della tiroide: gozzo, carcinomi tiroidei, ipotiroidismo e ipertiroidismo. Questi problemi sono considerati più ” meritevoli” di tutela da parte dell’ Inps.
Approfondiamo questi disturbi:
GOZZO. Si tratta di un aumento di volume della tiroide, una ghiandola a forma di farfalla presente alla base del collo. L’ingrossamento è dovuto alla carenza di Iodio. Questa carenza porta ad una minore attività di sintesi dell‘ormone tiroideo e ciò comporta un aumento della secrezione di THS( ormone che regola la funzione della tiroide). È molto frequente nelle donne e ha un andamento familiare.
Carcinoma della tiroide. Questo problema presenta generalmente una crescita della tiroide e può dare luogo a metastasi, la crescita di quest’ultime varia in base al tipo di carcinoma. Nella maggior parte dei casi si origina dalle cellule follicolari ( quelle che compongono il tessuto tiroideo insieme alle cellule parafollicolari o cellule C ). È considerato una displasia rara, poiché costituisce il 2% di tutti i tumori. Si presenta maggiormente in una fascia d’età tra i 25 e i 60 anni, con prevalenza nelle donne.
Ipotiroidismo. Parliamo di una sindrome causata da un insufficiente produzione di ormoni da parte della tiroide. Ciò determina uno squilibrio generale, poiché l’ipotiroidismo influenza tutte le reazioni chimiche che avvengono in tutto il corpo e determina quindi un rallentamento dei processi metabolici. È un problema difficile da rilevare poiché non presenta sintomi evidenti ma si protrae nel tempo, portando gravi problemi di salute. È una malattia molto frequente, circa il 2-3% della popolazione è affetta da una forma franca, mentre il 10% è affetto da una forma lieve. Più della metà delle persone affette da questo problema non sanno di esserlo.
Ipertiroidismo. Si tratta di una condizione inversa a quella precedente. È un problema causato da una quantità eccessiva di ormoni tiroidei. Questo eccesso comporta una serie di conseguenze legate al metabolismo: comporta un’improvvisa perdita di peso, alterazioni al battito cardiaco, sudorazioni eccessive e nervosismo. È molto comune nelle donne e tende ad avere un andamento familiare. La maggior parte dei pazienti riesce a convivere tranquillamente con questo disturbo, a patto che venga tenuto sotto controllo.
Chi può usufruire del bonus tiroide ? come si può avere?
Per ottenere il bonus è necessario superare una visita di controllo fatta dalla Commissione medica Inps. L’importo del bonus varierà in base al livello di invalidità accertata, che parte da una percentuale del 74% al 100%, che varia da una base di 286 a 550 euro.
Il primo passo da fare è quello di presentare la domanda per l’accertamento da parte della Commissione medica all’Azienda Sanitaria locale (ASL) . Tramite sito ufficiale, il medico di base dovrà compilare un certificato a pagamento e indicare tutte le patologie del paziente che possono essere determinanti per l’ ottenimento dell’invalidità. Ottenuto il certificato dell’operazione online, allegato ad una copia del certificato medico originale con validità di novanta giorni, il paziente potrà procedere con il secondo step: la domanda ufficiale.
Il giorno previsto per la visita di controllo da parte della Commissione medica, il paziente dovrà essere in possesso di vari documenti : certificato di esame TSH ( ormone tireostimolante) , certificato medico originale, documento di identità, tessera sanitaria e l’ecografia tiroidea.
Alla fine dell’ iter, la Commissione medica Inps invierà al paziente, tramite mail ( PEC), il verbale della visita. Due copie contenenti tutti i dati sensibili del paziente, tutti i dati sanitari e il responso da parte dell’Inps con il grado di validità in percentuale.
Il bonus può essere richiesto anche tramite Patronato, che invierà la domanda per conto del paziente.