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Bonaccini: compito dello Stato indicare le priorità vaccinali

Quello del vaccino Covid è un tema ancora molto caldo nell’ultimo periodo. In un momento tanto delicato, durante il quale si sta cercando di rendere attuabile un piano vaccinale affinché ci si possa difendere nel migliore dei modi dalla diffusione del virus che da un anno flagella il mondo. Tale tema è molto discusso, i pareri sono discordanti al riguardo, molto mettono in dubbio le decisioni prese dal Governo centrale, molto altri chiedono maggiore chiarezza e organizzazione. Appartiene al filone dei sostenitori di quest’ultimo pensiero il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, il quale chiede che il governo Draghi stabilisca le fasce d’età e le categorie da immunizzare prima.

Secondo Bonaccini rientrerebbe tra i compiti specifici dello Stato indicare fasce e categorie per i quali c’è la necessità di vaccinazione in maniera  prioritaria.

Al termine del confronto nella cabina di regia con i ministri degli Affari regionali Mariastella Gelmini e della Salute Roberto Speranza, con il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, con il commissario straordinario per l’emergenza Covid generale Francesco Paolo Figliuolo e con gli enti territoriali, Bonaccini afferma che c’è l’esigenza di creare condizioni di semplificazione e di estrema chiarezza riguardo l’argomento vaccinale in toto, dalle categorie preferenziali, alle modalità di somministrazione, fino a giungere alle tempistiche di somministrazione.

“Permane l’esigenza di una maggiore certezza sulle forniture, così come ribadiamo l’invito all’esecutivo affinché siano percorse tutte le strade per autorizzare nuovi vaccini da affiancare a quelli già utilizzati. L’Italia è nel mezzo della terza ondata e mentre proseguiamo con le restrizioni necessarie a garantire la tenuta del sistema sanitario, va profuso ogni sforzo possibile per potenziare la campagna vaccinale. Le Regioni sono pronte a fare la loro parte, non c’è tempo da perdere. Occorre un punto di chiarezza da parte degli esperti sulla fase che stiamo vivendo in questi giorni, a partire dall’impatto che le varianti stanno avendo sulla diffusione del contagio, e una decisa accelerazione del piano vaccinale. Resta poi l’esigenza per le Regioni di una maggiore certezza sulle forniture che arriveranno nelle prossime settimane, collegata alle modalità di utilizzo, sgombrando il campo dagli equivoci come quello di una presunta inutilizzazione di quote di vaccini tenute da parte esclusivamente per la necessità della seconda dose. C’è bisogno di ogni sforzo per arrivare rapidamente alle autorizzazioni di nuovi vaccini e alla possibilità della produzione di quelli esistenti anche da parte della filiera farmaceutica italiana. L’obiettivo comune è di raggiungere entro l’estate una quota di diversi milioni di cittadini vaccinati” conclude il presidente della Conferenza delle Regioni.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II