Lo studente di diciassette anni, di Grado era in attesa di ricevere l’autorizzazione di andar via dalla città cinese, imbarcandosi con il volo britannico in compagnia di altri otto connazionali.
Ma dopo varie visite, lo studente è stato di nuovo bloccato a Wuhan poiché la febbre è risalita.
A renderlo noto è Luigi Di Maio, che ore fa ha rilasciato una dichiarazione secondo cui Niccolò, avrebbe registrato ancora febbre e spossatezza e nonostante il test del Coronavirus sia risultato negativo non ha ricevuto il permesso per tornare in Italia.
Il ministro ha poi parlato con la famiglia del ragazzo rassicurandola e promesso di fare il possibile affinché Niccolò abbia il supporto necessario e possa finalmente tornare a casa.
Niccolò, si trovava in Cina per un viaggio organizzato dal programma Intercultura, ma era rimasto lì sotto indicazione dei medici durante lo scoppio dell’epidemia per una febbre sospetta. Il giovane da allora è in continuo contatto con la famiglia e non sembra essere preoccupato, rassicura tutti.
Un ragazzo giovanissimo che sta mostrando grande resistenza e collaborazione, come afferma una portavoce di intercultura. Gestisce in maniera tranquilla una circostanza che sta gettando tutti nel panico. Il titolare della Farnesina si è attivato mettendosi in contatto con l’ambasciatore italiano a Pechino, il quale ha dichiarato di assicurare assistenza e aiuto per ogni necessità del ragazzo.
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