giovedì 21 Novembre, 2024
16 C
Napoli

Articoli Recenti

spot_img

Bernini: storia e cultura d’Italia

Oggi, 28 novembre ricade la morte di Giovan Lorenzo Bernini, eccellente scultore e architetto italiano.

L’artista morì a Roma il 28 novembre del 1680.

Egli è stato il principale esponente del Barocco. Si evidenzia che è nato a Napoli, ma con i suoi lavori influenzò molto di più Roma, la città eterna dove la famiglia vi si trasferì.

A Roma, fu il cardinale Scipione Caffarelli-Borghese ad affidare al Bernini le opere, che poi diventeranno i suoi capolavori.

Infatti, Bernini per il Cardinale Caffarelli-Borghese realizzò:

  • Enea, Anchise e Ascanio fuggitivi da Troia
  • il Ratto di Proserpina
  •  il David
  • l’Apollo e Dafne.

Per quanto concerne “Apollo e Dafne”, possiamo dire che è un’opera pienamente seicentesca capace di generare  meraviglia nello spettatore che guarda  alla trasformazione  della donna in una pianta.

Le opere sopracitate sono esposte al pubblico al museo di Villa Borghese a Roma.

La svolta nella carriera del Bernini avvenne nel 1623, quando divenne papa Urbano VIII, che gli commissionò importanti progetti. A tal proposito, è importante ricordare che l’artista guidò i lavori a San Pietro in Vaticano, dove realizzò:

  • il Sepolcro di Urbano VIII
  • il Baldacchino di San Pietro cioè una  sorta di tabernacolo retto da 4 colonne, situato sopra l’altare maggiore, con l’obiettivo di indicare visivamente la sottostante tomba del martire.

Altro capolavoro del Bernini è la fontana dei quattro fiumi, situata a piazza Navona a Roma. In particolare, questo è un obelisco, retto da rocce. Dunque, una scogliera naturale su cui sono posizionate  quattro figure allegoriche che sono il simbolo  di quattro continenti:

  • il Danubio, che indica l’Europa
  • il Nilo che simboleggia l’Africa
  • il Gange che allude all’Asia
  • il Rio della Plata che rappresenta l’America.

L’opera più importante dell’artista è il colonnato di San Pietro, ovvero un’architettura solenne e dinamica di carattere barocco. Tale opera ha il significato simbolico di abbraccio della chiesa a tutta la  cristianità.

Inoltre, si riferisce che Bernini operò anche nel campo della pittura. In questo campo fu influenzato da: Caravaggio, Diego Velazquez e Caracci.

E’ importate evidenziare come senza Gian Lorenzo Bernini, oggi Roma non sarebbe Roma come la conosciamo.