L’ultima tappa di un percorso lunghissimo, l’ultima sfida di una battaglia ardua ed interminabile, l’ultimo atto di un’impresa eroica. Il Benevento ha eguagliato il primato per la promozione della B più veloce, che era dell’Ascoli di Mimmo Renna nel 1978. La squadra campana ha già frantumato il record stagionale di punti in un campionato cadetto a 20 squadre.
“Sinceramente non ho più parole, ho finito gli aggettivi: dopo che hai ventisei punti sulla terza, non più cosa dire. Questi ragazzi mi stupiscono ogni volta, posso solo dire che sono orgoglioso di essere il loro allenatore“. Tranquillo caro Pippo, noi stessi, tifosi giallorossi o non, ci siamo alzati, abbiamo applaudito ogni membro di questa società e ci siamo congratulati con tutti, perché nessuna impresa, comprese le sette fatiche di Ercole o le dodici di Eracle, può essere uguagliata al tuo operato, alla tua splendida opera d’arte, al tuo immenso capolavoro.
Finisce tra gavettoni in panchina, con Filippo Inzaghi costretto a togliersi la maglia fradicia, quando ancora restano da disputare gli ultimi minuti di recupero. La gioia e la felicità sgorgano dagli animi dei giocatori in panchina del Benevento e il quarto uomo fatica a contenerli. La festa comincia, ma l’arbitro, senza se e senza ma, estende l’attesa, dilungando il recupero fino al minuto 95.
Finalmente termina il match ed iniziano i festeggiamenti. È il momento di far festa, le streghe di Pippo Inzaghi approdano in Seria A, dopo un’annata memorabile. Le truppe dell’esercito giallorosso hanno sbriciolato ogni genere di record, prima di giungere nel massimo campionato. Bisogna salire di categoria, ma soltanto in grande stile.
La campagna trionfale del Benevento di Pippo ha fruttato la promozione matematica dopo 31 giornate, a sette dalla conclusione, con 23 vittorie, una sola sconfitta al miglior attacco (56 reti effettuate) e alla difesa meno penetrata. Non sono da prendere in considerazione i passi falsi contro Crotone e Trapani, rispettivamente nella 32esima e 34esima giornata, l’opera edificata resta intatta, le sconfitte contro queste due squadre non possono cancellare una stagione indimenticabile. Un Benevento che Pippo Inzaghi ha modellato a proprio piacimento, è sempre stato attento a far vestire la sua squadra con lo stesso abito.
La professionalità e la volontà di vincere regnano nell’ambiente giallorosso, e così sarà fino alla fine. Chievo Verona ed Ascoli saranno le prossime avversarie delle streghe, due squadre ostiche da superare, in particolare la compagine delle Marche per il carattere estremamente difensivo. Ormai ci siamo, le ultime due gare stabiliranno gli ultimi verdetti non ancora conclusi. Se le prime due classificate hanno già avuto accesso alla Serie A, la corsa ai Play-Off è ancora tutta da seguire.
Andrà in scena, quindi, prima l’ultima gara interna delle streghe, contro i gialloblu. I veronesi, che hanno l’obiettivo promozione da inizio anno, stanno soffrendo oltremisura, e attualmente sono noni in classifica, a sorpresa fuori dalla zona Play-Off. Gara, dunque, importantissima per la squadra di Aglietti, che non può sbagliare se non vuole fallire. Dall’altro lato, i padroni di casa hanno dominato per tutto il campionato, con una stagione strepitosa.
Come gangster di città, si sono impadroniti di ogni angolo della Serie B, mostrando il proprio valore e il proprio potere ad ogni squadra che hanno affrontato. Gli 83 punti attuali mettono ancora più in mostra il risultato straordinario delle streghe, che possiedono un netto distacco sul Crotone secondo. In conclusione, il Benevento di Inzaghi non ha ancora concluso il proprio progetto, non ha ancora portato a termine il proprio compito: avrà voglia di travolgere anche il Chievo Verona e i piceni di mister Dionigi, e di finire l’annata in bellezza.