Il caso di Teresa Bellanova, neo ministra dell’Agricoltura del governo che vede una sorta di alleanza politica tra M5s e PD, è solo il primo di una aberrante serie di insulti del web. Sempre più spesso, la rete e i vari social, sono utilizzati in modo improprio, e chiunque crede di poter scrivere la propria opinione, senza moderazione, offendendo in questo caso, un ministro del governo italiano. In molti penseranno che non è la prima volta che accada una cosa del genere, ma vicende come questa, vengono puntualmente accantonate dopo qualche giorno e uno “scandalo” iniziale.
Spesso si tocca il fondo, come è purtroppo accaduto nelle ultime ore politiche. Protagonista di insulti e commenti ironici e taglienti al tempo stesso, come accennato, è la neo ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, presa di mira per il suo titolo di studio e per l’abbigliamento, ritenuto non adatto alla circostanza (il riferimento è al giuramento dinanzi al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella).
A scatenare la valanga di insulti, il politico Daniele Capezzone, con un tweet accompagnato da una didascalia nella quale si leggeva “Halloween o Carnevale?”.
Fortunatamente, in una vicenda che rasenta il ridicolo, è stata espressa tanta solidarietà alla ministra Bellanova, la quale ha preferito rispondere dopo un giorno, senza rancore e cattiveria, con ironia.
Nonostante ciò, il problema del web come arma a doppio taglio, soprattutto in situazioni del genere, e in particolare modo in una cornice che non vede coinvolta esclusivamente persone “famose” o di spicco, è vivo e sentito. A tal proposito, sono intervenuti diversi docenti universitari, i quali invitano, anche i politici ad un uso responsabile dei social, ritenuti mezzi di comunicazione diretti e utili, ma potenzialmente pericolosi. Comunicare correttamente è importante, soprattutto per i tanti giovani che usano il mondo social per esprimere opinioni, lasciare commenti o semplicemente postare foto.
Nell’era della tecnologia e del digitale, la politica, e ovviamente i relativi componenti, affidano la propria comunicazione e lo sviluppo delle varie vicende istituzionali al mondo del web, diventandone però protagonisti e come nel caso della ministra Bellanova, vittime.
In questo caso, anziché indignarsi e rispondere con rancore, la ministra Bellanova, ha preferito, nella propria semplicità, cambiarsi d’abito e ha postato un messaggio, ovviamente ironico, sempre su twitter, proprio dov’è nata la vicenda.