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Banca mondiale coinvolta in uno scandalo: futuro a rischio

Banca mondiale non è mai un buon segno quando una banca viene sorpresa a falsificare i suoi numeri, ma la rivelazione della manipolazione da parte della Banca Mondiale di un indice influente evidenzia anche la sfida di creare un consenso globale per l’economia nel 21° secolo.

La Banca Mondiale ha falsificato i suoi dati per migliorare la propria classifica, problemi per la globalizzazione del futuro

La Banca Mondiale ha dichiarato la scorsa settimana dopo aver assunto uno studio legale esterno per indagare sulle accuse di aver alterato un indice che misura la facilità di fare affari nei paesi membri. Gli investigatori hanno scoperto che i funzionari della banca hanno spinto il team che ha sviluppato l’indice a manipolarlo in diversi casi, in particolare per migliorare il posto della Cina nella classifica.

La notizia, per quanto deludente, non sorprende. Nel 2018, l’allora capo economista della Banca Mondiale Paul Romer si è scusato pubblicamente con il Cile dopo aver scoperto che lo stesso indice era stato manipolato da un funzionario della Banca. Invece di sostenere Romer, i leader della Banca Mondiale dell’epoca, il presidente Jim Yong Kim e l’amministratore delegato Kristalina Georgieva, gli chiesero di dimettersi. In seguito, la Banca ha rilasciato una dichiarazione sostenendo che le manipolazioni facevano parte di aggiornamenti metodologici, ma l’analisi eseguita da economisti indipendenti ha mostrato uno schema preoccupante di cambiamenti nei dati. L’indagine pubblicata di recente, motivata l’anno scorso dalle lamentele del personale della Banca Mondiale, non affronta tali accuse, ma trova un preoccupante modello di comportamento nei rapporti successivi. Lo stesso Kim si è dimesso improvvisamente sei mesi prima che la banca annunciasse l’indagine.

Cosa è successo al rapporto Doing Business della Banca?

La missione della Banca mondiale è aiutare i paesi poveri a sviluppare le loro economie, ma poiché lo strumento tradizionale di prestiti per lo sviluppo è stato soppiantato dal settore privato e dalla finanza bilaterale, l’organizzazione si è concentrata su povertà, salute pubblica e assistenza di consulenza.

Un risultato di questo sforzo è l’indice Doing Business, che tenta di misurare la facilità con cui le imprese private possono operare nel regime legale ed economico di un paese. La professoressa della Duke University Judith Kelley afferma che l’indice è incredibilmente influente, con i paesi che lo vedono come un modo per attrarre investimenti stranieri e accedere a finanziamenti istituzionali. Ma questo può funzionare in entrambi i modi, con l’influenza delle classifiche che li rende degni dello sforzo di giocare. Nel 2018, Romer ha affermato che le classifiche sono state manipolate da un membro dello staff della Banca Mondiale che cercava di rafforzare i governi di destra in Cile e ritrarre un leader socialista come inetto. Le nuove accuse sono più preoccupanti di così perché implicano la leadership della banca.