Venivano utilizzati bastoni e manici di scopa per picchiare un bimbo di cinque anni. Inoltre, i suoi familiari si rifiutavano di chiamarlo per nome, umiliandolo continuamente.
Due maestre hanno però indagato, per cercare di risolvere il mistero, che si celava dietro le ecchimosi riportate dal piccolo.
Una volta svelato l’arcano, i Carabinieri hanno raggiunto la dimora del bimbo e hanno arrestato la madre e lo zio.
Per quanto riguarda il nonno, un cinquantatreenne che conviveva con figlia e nipote, sono stati disposti l’allontanamento dalla dimora e il divieto di avvicinamento alla vittima.
La GP del Tribunale di Napoli Nord ha predisposto tutte le operazioni, dopo essere stata informata circa il misfatto, dalle due insegnanti della scuola materna, frequentata dal bambino.
Quando, infatti, le due docenti hanno rivelato alla polizia di avere avuto modo di osservare, su uno dei loro piccoli allievi, diversi e frequenti lividi, i Carabinieri si sono messi al lavoro nell’immediato.
La Procura ha quindi fatto installare, nell’abitazione condivisa dalla famiglia, delle telecamere che hanno ripreso le violente vicende di cui era protagonista il piccolo.
Strattonato, preso a calci e offeso, il bambino era vittima anche dell’indifferenza del nonno, il quale, una volta, ha anche partecipato a una delle terribili azioni punitive.
Al giovanissimo venivano anche indicate quali giustificazioni avrebbe dovuto utilizzare, se qualcuno avesse scorto le sue ferite.