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Ballando (e sballando) con le stelle

Ballando (e sballando) con le stelle. Si è conclusa da poco una delle edizioni più seguite e più controverse di Ballando con le Stelle, la popolarissima trasmissione cult di Rai Uno divenuta negli anni un must della prima serata. In teoria sempre uguale nel format, ma in pratica evolutasi nel tempo fino a diventare un programma a metà tra talent e reality grazie anche alla popolarità acquisita da alcuni giurati, a volte superiore persino a quella dei partecipanti.

Mentre infatti i ballerini ( e in parte i loro maestri) si avvicendano anno per anno, il set dei giurati è rimasto pressappoco lo stesso. A cominciare dal celebre Mister Zero, alias Guillermo Mariotto, famoso per azzerare  col voto implacabile della sua paletta le velleità coreutiche di molti concorrenti.

I giurati

Diciamo la verità, dei cinque giurati, tre ( Zazzaroni, Canino e la Smith) sono alquanto scialbi, e i loro commenti ripetitivi e scontati. Molto più interessanti invece Selvaggia Lucarelli e appunto Guillermo Mariotto. Sono loro che tengono banco  rubando la scena finanche ai concorrenti più famosi, anche perché non hanno certo peli sulla lingua. Quando si tratta di criticare e di polemizzare non fanno sconti a nessuno, nemmeno ai partecipanti più blasonati.

Temuti in gara ma anche richiesti nel dopo gara. Non a caso le due star della giuria a cinque frequentano come ospiti anche altre trasmissioni, invitati per ulteriori commenti su quanto accaduto nelle puntate precedenti.

Tuttavia quest’anno c’è stato un episodio mai visto prima in televisione, ossia un giurato (peraltro lautamente pagato dai contribuenti) che abbandona improvvisamente e senza spiegazioni la trasmissione , lasciando tutti di stucco. Un episodio  definito per i suoi risvolti ancora poco chiari l’affaire Guillermo Mariotto.

L’affaire Mariotto

L’ineffabile Guillermito ha confermato ripetutamente  il presunto motivo per cui sarebbe “fuggito” dalla diretta di sabato 30 Novembre. Si tratterebbe a suo dire di improvvisi problemi insorti  in Arabia Saudita con la maison Gattinoni, con la quale collabora essendo come è noto uno stilista,“per salvare il lavoro di sei mesi”.

Non immaginava però, oltre al putiferio che intanto si era scatenato, che al ritorno del volo da Riad a Fiumicino,una volta atterrato e guadagnata l’uscita in sedia a rotelle, lo aspettava Valerio Staffelli  di  Striscia la Notizia per consegnargli il Tapiro d’Oro. “Maleducato e insolente” lo ha definito Mariotto, a commento di un vivace battibecco con l’inviato. A seguire però è arrivata una lettera del Tapiro d’Oro a Dagospia, inviata da Striscia la Notizia.

Nella quale, oltre a rimarcare l’atteggiamento aggressivo di Mariotto, si accenna a una possibile messa in scena per quanto riguarda la sedia a rotelle, della cui utilità Striscia dubita fortemente. Asserendo tra l’altro di aver beccato il giurato mentre camminava inizialmente con le sue gambe, salvo a rivederlo poco dopo sul presidio ortopedico.

A tal proposito Mariotto ha rivelato di soffrire di lombo sciatalgia . Ma nella lettera del Tapiro d’Oro si sottolinea di averlo visto camminare perfettamente non solo all’aeroporto, ma anche quando ha precipitosamente abbandonato la trasmissione dileguandosi in sella al suo scooter.

Un affaire o un pastiche?

Ballando (e sballando) con le stelle. La verità è che Mariotto in quella puntata ormai celebre era già strano, con la cuffia a proteggergli le orecchie e i commenti  non a braccio ma letti, quasi a rimarcare il suo estraniamento da quanto gli  accadeva intorno. E la povera Carlucci che non sapeva più che pesci prendere, prima per  il suo inopinato allontamento  e dopo di fronte al mistero della sua scomparsa.

Morale della favola. Il posto di Mariotto è rimasto vuoto fino alla finale e ciò purtroppo depone male. Infatti non averlo sostituito lascia intendere che al momento, dopo tutto quello che ha combinato,  ha avuto un semplice cartellino giallo dalla Rai, che lo ritiene evidentemente insostituibile per  l’audience del programma.  E che dunque si accinge a reintegrarlo per il prossimo anno. Fornendogli anche un alibi tramite Milly Carlucci, ossia un certificato medico che il giurato avrebbe loro inviato.

  • Ma si tratta di una storia che non regge. Troppe contraddizioni e troppe incongruenze. Possibile che in Italia non ci sia un opinionista in grado di sostituirlo egregiamente? Ce ne sono eccome. Sarebbe un bel gesto nei confronti del pubblico. Reintegrare Mariotto nell’edizione 2025  come se nulla fosse accaduto sarebbe invece una mancanza di rispetto, oltre che un cattivo esempio.

Sarebbe come dire che ai personaggi dello spettacolo tutto è consentito. Ai comuni mortali certo che no. Immaginate cosa accadrebbe se un medico o un insegnante o un poliziotto o chiunque altro abbandonasse improvvisamente il proprio posto di lavoro senza motivo. Vero è che i personaggi dello spettacolo non sono pubblici ufficiali. Ma devono rispondere pur sempre a qualcuno della propria condotta. E pagarne le conseguenze, se necessario.

Dario Nicolella
Dario Nicolella
Medico oncologo e dermatologo, con la passione per la scrittura, l'arte e la poesia. Autore di saggi su tematiche toponomastiche, storiche, mitologiche (sirene, luna) ed artistiche (cupole e chiostri napoletani) riguardanti in particolare località campane, nonchè di numerose sillogi poetiche. Vincitore di premi letterari.