Bacoli è un comune in provincia di Napoli che da qualche anno è diventato in poco tempo un luogo di straordinaria importanza per il turismo campano.
Infatti, la città di Bacoli tra ruderi antichissimi e spiagge aperte su incantevoli scenari naturali, risulta essere uno dei luoghi più belli e suggestivi del territorio flegreo e campano in generale.
Dunque, se avete intenzione di visitare questa splendida città di seguito potrete trovare un piccolo itinerario per scoprire al meglio la città.
Itinerario:
- Casina Vanvitelliana
- Castello Aragonese
- Complesso archeologico di Baia
- Tomba di Agrippina
- Piscina Mirabilis;
Casina Vanvitelliana di Bacoli
La Casina Vanvitelliana è una piccola “casina” che il re Ferdinando IV di Borbone fece costruire, dall’architetto Luigi Vanvitelli, su di un isola nel lago di Fusaro. Si tratta di un piccolo gioiello in stile barocco. La casa fu una riserva di caccia e di pesca, che ospito personaggi illustri.
Castello Aragonese di Baia
A Baia, una frazione di Bacoli, troviamo il maestoso ed imponente Castello Aragonese.
Il castello fu costruito nel 1495 su richiesta del re Alfonso II d’Aragona a scopo difensivo. Si trova su un promontorio alto 50 metri sul livello del mare.
Da qui, grazie alla sua posizione strategica, si può ammirare tutto il Golfo di Pozzuoli, ma anche l’isola di Procida e di Ischia.
Complesso archeologico di Baia
Il complesso archeologico di Baia è un’area archeologica situata nell’area dei Campi Flegrei.
Oggi è possibile ammirare solo una parte del complesso archeologico, come ad esempio ville, complessi termali e costruzioni che risalgono all’epoca repubblicana ed augustea.
Tomba di Agrippina
A Bacoli è possibile vedere anche la Tomba di Agrippina, la nobildonna romana madre dell’Imperatore Nerone.
Curiosità: Una leggenda narra che il fantasma della donna ancora oggi sia presente nei pressi della sua tomba e si aggiri ancora nei dintorni, pettinandosi i capelli utilizzando come specchio il riflesso del mare.
Piscina Mirabilis
Si tratta di una cisterna che risale all’epoca romana, scavata nel tufo, e rappresenta uno dei principali acquedotti romani, ossia il famoso acquedotto augusteo.