Le bacche di Ginepro sono i frutti di un arbusto cespuglio perenne, appartenente alla famiglia delle Cupressaceae, il ginepro appunto.
Si presentano come delle “palline” dalla approssimativamente di 7-9 millimetri di diametro.
Presentano un colore blu scuro, macchiato da sfumature viola nei punti delle saldature e sono coperte di una specie di pelle biancastra.
La polpa è rossa scura e all’interno del frutto si trovano dei piccoli semi, dalla forma allungata e molto duri.
Sono caratterizzate da un profumo molto aromatico che diffondono è unico e il sapore, all’inizio dolciastro, poi amaro, riesce a insaporire un’ampia varietà di cibi.
Bacche di Ginepro : proprietà olistiche
Il ginepro in generale è conosciuto per le sue caratteristiche antisettiche e antireumatiche, ma anche per i benefici portati alle vie urinarie e all’apparato digerente.
Infatti le bacche di Ginepro, se masticate, aiutano la funzione digestiva, riducono gonfiore addominale ed eliminano casi di meteorismo.
Vengono poi utilizzate per alleviare la tosse. Sotto forma di decotti, olio essenziale e tisane, il Ginepro è ideale per alleviare tosse, raffreddore e vari malanni di stagione.
Infine sono utilizzate per la psiche. Aiutano a superare momenti di stanchezza psicofisica, stress e depressione.
I mille usi in cucina
In cucina le bacche di ginepro sono usate nella preparazione di pietanze a base di carne, maggiormente si sposano bene con la selvaggina.
Sono ottime nei piatti con ripieni a base di castagne e frutta e con le verdure della famiglia del cavolo.
Il gusto è piuttosto forte è, quindi, consigliabile usare non più di 6-7 bacche per volta.
Queste bacche vengono usate anche per affumicare i salumi ed in particolar modo il prosciutto. In Trentino Alto Adige, il suo uso è particolarmente apprezzato non solo per dare sapore a patate e crauti, ma anche per affumicare alcuni dei prodotti tipici della regione quale lo speck, la carne fumada e la Mortandela.