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Azzolina: rientro graduale a scuola

La ministra dell’istruzione Lucia Azzolina è decisa circa un rientro graduale a scuola.

Consapevole di non poter prendere decisioni in maniera diretta, rispetto ad aperture e chiusure, si espone sul suo impegno a garantire, attraverso il dialogo con le realtà locali, una riapertura anche se non in maniera imminente. 

Secondo la ministra in questi mesi è stato portato a termine un lavoro di adattamento delle strutture che non deve essere reso vano da questo momento di difficoltà.

Azzolina afferma che le scuole in questo momento sarebbero pronte ad affrontare una riapertura graduale, anche se quanto dice non trova proprio la compatibilità con altri dati, che raccontano invece quanto fosse stato complicato mettere le scuole nella condizione ideale da poter gestire una didattica a prova di covid.

“Sarò veramente soddisfatta quando tutti i ragazzi, soprattutto quelli delle superiori, potranno tornare in classe, ma dobbiamo osservare la curva dei contagi e attendere che questa si stabilizzi. Credo ci sarà un ritorno graduale, bisogna essere sempre prudenti, fondamentale è che le limitazioni attuali siano temporanee; sto lavorando per evitare ulteriori limitazioni a livello locale.”

Queste alcune parole della ministra, fiduciosa che sia possibile un rientro graduale nonostante le difficoltà. Spiega – come riportato da ANSA – che pur non avendo il potere diretto di aprire o chiudere le scuole, proverà a mettersi in contatto con i livelli locali di amministrazione per creare un dialogo costruttivo che possa agevolare man mano la ripresa delle lezioni in presenza, ed evitare e chiusure che invece ancora non abbiano avuto luogo.

“Non mi sento di dare una data, sono settimane delicate, spero che con tutte le chiusure si possa rallentare la curva e pensare ad un ritorno graduale a scuola”.

Certo è che se da un lato è vero che sia stata fatta una gestione non completamente efficiente, se si pensano ai tempi entro cui le strutture scolastiche si siano attrezzate ad affrontare il nuovo anno accademico – ma anche se si pensa a quelle scuole che non hanno mai avuto la possibilità di garantire le distanze né particolari attrezzature – d’altro canto è giusto non rendere vano il lavoro di adattamento fatto e pensare a quando sarà il momento giusto per ricominciare.

Ci vorrà ancora un po’ di tempo, attraverso anche un’analisi dei dati che perverranno dopo questi ulteriori momenti di sacrificio, per avere una situazione più chiara sulla concretezza delle aspirazioni appena raccontate.

Gilda Caccavale
Gilda Caccavale
1996 - Laureata e specializzanda in scienze politiche. Da sempre appassionata di scrittura nella sua potenzialità di condividere e trasferire sottili intuizioni e prospettive, o irripetibili combinazioni dell'essere. Fermare la "visione" significa assistere l'evoluzione, e m'illumina d'immenso!