Lucia Azzolina, Ministro dell’Istruzione in carica, si è espressa a favore della didattica a distanza e ha posto la sua firma su una serie di provvedimenti che potrebbero stravolgere il mondo della scuola. Il comparto scuola sta vivendo un profondo disagio legato all’emergenza sanitaria che ha investito il mondo negli ultimi mesi e nonostante gli sforzi del personale docente, la didattica a distanza sembra non essere ancora in grado di assicurare l’assistenza necessaria alle famiglie degli alunni.
Per avviare la ripartenza dell’Italia, prima di tutto bisognerebbe porre maggiore cura e attenzione nei confronti della scuola, luogo dove i nostri ragazzi trascorrono la maggior parte del loro tempo. Per porre rimedio alla frattura creatasi, il Premier Conte dovrebbe convocare un tavolo per discutere e riunire coloro che sono stati delegati a guidare l’area scuola. Essi, dovrebbero essere incanalati a seguire delle direttive ben precise, che ridiano vigore e importanza a un settore da troppo tempo abbandonato.
In risposta alle ultime dichiarazione rilasciate dal Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, l’ex Ministro Fioramonti ha parlato attraverso la sua pagina Facebook di gestione divisiva e unilaterale della scuola italiana. In questo clima di agitazione, la Azzolina infatti ha deciso di dare avvio al percorso di reclutamento dei docenti da inserire nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Lo scorso 28 Aprile sono stati pubblicati i bandi di concorso e le relative scadenze per le iscrizioni.
Il Ministro dell’Istruzione in merito alla decisione presa ha asserito: “Con questo provvedimento cerchiamo di fare ordine nel sistema d’istruzione, dando risposte a tante categorie di precari, ma, soprattutto, il nostro obiettivo è quello di porre al centro il buon funzionamento della scuola. Guardiamo ai ragazzi e alle famiglie con misure per la continuità didattica che evitano spostamenti continui dei docenti, per garantire che la formazione degli insegnanti contempli temi attuali e importanti come l’educazione digitale e la programmazione informatica. Recuperiamo oltre 9.000 cattedre dai pensionamenti avvenuti con quota 100, cosa che ho fortemente voluto, dando ancora più insegnanti stabili al sistema. Sono cattedre che andranno a chi ne aveva diritto: docenti che si trovano nelle graduatorie ad esaurimento, vincitori e idonei di concorso”. Lo scopo sarebbe dunque quello di creare un nuovo meccanismo, una call veloce, per coprire più rapidamente le cattedre che ogni anno restano vuote e, di conseguenza, ridurre le supplenze.
La Azzolina si ritiene soddisfatta del lavoro svolto e ha aggiunto: “La strada è lunga, ma il messaggio è chiaro. La scuola è stata da subito una nostra priorità. Lo abbiamo dimostrato e continueremo a farlo”.